Casa di riposo Rizziconi, il Sulpi dalla parte dei lavoratori Gentile ha chiesto un incontro al prefetto per trovare un'immediata soluzione che ponga fine al disagio dei dipendenti cui non viene pagato lo stipendio da mesi
Da due giorni i dipendenti della Casa di Riposo di Rizziconi hanno promosso una protesta pacifica davanti alla Chiesa, alternandosi tra loro per garantire i servizi di assistenza agli anziani ricoverati.
Questo estremo gesto è stato dettato da una condizione economica e umana non più sopportabile, dovuta al mancato pagamento di 16 mensilità di stipendi (n. 3 del 2011, n. 9 del 2014 e n. 4 del 2015). Tale problema economico assume una rilevanza sociale di grande importanza, tant’è che, questi lavoratori non hanno più i soldi per fare la spesa quotidiana, rischiano il pignoramento della propria abitazione per i prestiti contratti e non pagati gravanti sulla busta paga, in questi giorni hanno avuto il taglio della fornitura del gas, non riescono più a trovare quelle poche decine di euro per rifornire di carburante l’autovettura e spostarsi dal luogo di residenza al posto di lavoro.
Insomma, uno scenario veramente drammatico che rischia di degenerare in gesti eclatanti e non più controllabili.
Pur tuttavia, ci troviamo difronte a un momento importante per quanto attiene la gestione contabile storica e attuale della Fondazione. Difatti, grazie all’interessamento di S.E. Mons. Francesco Milito, è stato avviato un lavoro di verità sulle passate gestioni e contestualmente si cerca di stabilire l’attualità dei debiti e crediti della Fondazione. Probabilmente nei prossimi giorni sarà possibile stilare un resoconto dell’intera contabilità. Intanto sono stati attivati alcuni professionisti per ottenere la dilazione dei debiti pregressi nei confronti di Equitalia ed INPS. Questa operazione dovrebbe portare al rilascio del Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC), indispensabile per dare il via al pagamento dei credito vantati, sia nei confronti dell’Azienda Sanitaria di Reggio Calabria, sia del Dipartimento 10 Servizi Sociali della Regione Calabria. Una volta istruite queste procedure però, bisogna monitorare i soldi in entrata ed utilizzarli quasi esclusivamente per pagare gran parte degli stipendi pregressi dovuti ai lavoratori.
La partita che si sta giocando a Rizziconi è veramente epocale e lascia sperare a una svolta decisiva fatta di sana economia e di crescita qualitativa nell’assistenza agli anziani. Questi sono obbiettivi comuni da perseguire e raggiungere auspicati dai lavoratori e dalle Istituzioni. Bisogna tracciare un punto fermo dal quale ripartire con una solida tranquillità economica, attraverso i pagamenti puntuali dell’ASP e Regionali, per riacquistare la fiducia dei lavoratori e delle famiglie dei vecchietti ricoverati. Oggi serve un nuovo inizio per dare slancio ai livelli occupazionali, attraverso il raggiungimento di obbiettivi alti nell’assistenza. Tutto ciò deve obbligatoriamente passare dal monitoraggio serio, costante e trasparente della contabilità analitica in entrata e uscita, indispensabile per guardare a quel futuro sostenibile e sereno da sempre invocato dai lavoratori e da alcuni mesi sostenuto da S.E. Mons. Francesco Milito.
Su questi problemi, abbiamo chiesto un incontro al Prefetto di Reggio Calabria, al fine di trovare una possibile soluzione nell’immediato e sollevare dalla disperazione le famiglie di questi lavoratori.
IL SEGRETARIO GENERALE S.U.L.P.I. Giuseppe Gentile