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TAURIANOVA (RC), VENERDì 18 OTTOBRE 2024

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Casapound sostiene lo sciopero degli autotrasportatori

Casapound sostiene lo sciopero degli autotrasportatori

| Il 25, Gen 2012

“Confidiamo nel fatto che la vicinanza delle istituzioni non si limiti alle chiacchiere”

di ANTONIETTA BRUNO

Casapound sostiene lo sciopero degli autotrasportatori

“Confidiamo nel fatto che la vicinanza delle istituzioni non si limiti alle chiacchiere”

 

di Antonietta Bruno

 

 

“Lo sciopero degli autotrasportatori, provocato principalmente dal caro-gasolio, ma motivato da molti altri fattori, si inserisce infatti nel quadro più ampio di un’azione politica del nuovo governo che appare troppo impegnato a liberalizzare, poco a riformare realmente. Il trasporto su gomma, che in Italia costituisce l’anima degli scambi commerciali, è ormai allo stremo. Le consegne si traducono in perdite immediate del denaro anticipato”.

Pensieri, consapevolezze, dati di fatti ma soprattutto “motivazioni che vanno condivise”. Le stesse che hanno spinto gli appartenenti di CasaPound Calabria a scendere in strada a sostegno degli autotrasportatori in rivolta.

Ancora in prima linea per evidenziare il disagio e sostenere le voci di protesta che partono dal basso, una schiera di appartenenti al gruppo hanno pacificamente occupato parte della carreggiata della Statale 280.

Al centro del “pacifico disordine”, anche e soprattutto l’aumento del carburante. Per un pieno di benzina si arriva oggi ad una spesa aggiuntiva di oltre 300 euro. Di contro, i pagamenti da parte delle aziende committenti che ritardano e con essi anche gli stipendi per i dipendenti delle piccole ditte. Per non dimenticare fisco, assicurazioni, pedaggi autostradali (+3,5%) e sanzioni che vanno ad aumentare le uscite e rendono sempre più sconveniente il lavoro.

A tal proposito, CasaPound Calabria ricorda le vicissitudini che hanno colpito l’agricoltura. <<Pare oggi più conveniente chiudere e licenziare che proseguire con la propria attività – affermano dal Coordinamento calabrese – con una crisi che non può non aggravarsi in seguito a questo circolo vizioso che in questo caso coinvolge una categoria vitale per il Paese. È necessario andare incontro agli autotrasportatori con interventi sull’accise, attraverso forme di sgravi, rimborsi o incentivi sugli acquisti collettivi, ed attraverso la riduzione di pedaggi ed assicurazioni. Ed è necessario, soprattutto, ridurre i tempi dei pagamenti da parte delle aziende, con una maggiore presenza dello Stato nel controllare e sanzionare chi non paga o lo fa con eccessivo ritardo, facendo si che le ditte chiudano, così come già stanno facendo, o debbano fermare le consegne, come avviene oggi al 20% dei mezzi>>.

<<Confidiamo – aggiungono e concludono – nel fatto che la vicinanza delle istituzioni, quale quella dell prefetto Antonio Reppucci, del consigliere regionale Fausto Orsomarso e del presidente della Giunta regionale Giuseppe Scopelliti, non si limiti alle chiacchiere. Comunicare il disagio a Roma può e deve voler dire spingere per trovare soluzioni realizzabili, non semplicemente fare a scarica-barile con i livelli superiori e centrali dello Stato. Per governare il cambiamento, occorre sentire addosso questa responsabilità. Responsabilità che noi, in quanto associazione di promozione sociale e nei limiti del nostro ruolo, avvertiamo distintamente, rimanendo attenti e vigili all’evolversi della situazione>>.

redazione@approdonews.it