Cascarano richiede consiglio comunale aperto sull’acqua Il capogruppo di minoranza di "Uniti per il Popolo" incalza il sindaco Conia: "E' preoccupato solo della sua scalata a sinistra"
di Giuseppe Campisi
Cinquefrondi – Torna a chiedere la convocazione del consiglio comunale aperto sulla questione dell’acqua il consigliere Marco Cascarano del gruppo di minoranza di Uniti per il Popolo e lo fa con una nota che mette all’indice, ancora una volta, il sindaco Michele Conia colpevole stavolta di “confondere il Consiglio Comunale come un laboratorio politico “Cicero pro domo sua” e non come l’assemblea del popolo cinquefrondese”.
Nel ricordare l’alta funzione dell’assemblea dei rappresentanti dei cittadini Cascarano rimprovera al sindaco una certa preoccupazione per “la sua scalata a sinistra” che farebbe il paio con la mancata attenzione su una serie di problematiche vissute dalla città: strade definite “una groviera; decoro urbano in “degrado totale”; il campo sportivo “privo di manutenzione”; la mancata attivazione della mensa scolastica; la gestione delle periferie “abbandonate”; la piaga della disoccupazione “circa il 50%”; delle famiglie in difficoltà “purtroppo tante” unite a quelle dei giovani e dei commercianti. “La città rischia veramente di trasformarsi in una periferia – conclude Cascarano – e mentre tutto ciò accade il sindaco e i suoi peones continuano ad ululare alla luna”.