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TAURIANOVA (RC), VENERDì 20 SETTEMBRE 2024

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Caso AMACO, Molinari interroga Alfano e Padoan In una nota, il senatore di AL: «Aspettiamo che qualcuno spieghi la strana gestione dell'A.M.A.CO. e quale è il ruolo giocato dal Comune di Cosenza»

Caso AMACO, Molinari interroga Alfano e Padoan In una nota, il senatore di AL: «Aspettiamo che qualcuno spieghi la strana gestione dell'A.M.A.CO. e quale è il ruolo giocato dal Comune di Cosenza»
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ROMA – Cosa bisogna fare ancora affinché si attiri l’attenzione sulla situazione dell’A.M.A.CO. ?
Ho cercato di farlo con un’interrogazione presentata al Senato – Atto n.4-04105 – provando ad attirare, bontà loro, l’attenzione dei Ministri dell’Interno e dell’Economia e finanze, che pure dovrebbero avere chiari i loro compiti di vigilanza e controllo. Perché gravi, precisi e concordanti appaiono gli indizi di mala gestione sulla società interamente partecipata dal Comune di Cosenza che svolge principalmente – ma non esclusivamente – l’attività di trasporto pubblico locale.
Gli episodi riguardanti la gestione spregiudicata delle risorse umane sono diversi e noti, essendo stati pure portati a conoscenza della Procura della Repubblica di Cosenza, e mi risulta che siano stati portati anche all’attenzione di altri parlamentari locali, forse più interessati a individuare il punto d’indifferenza del loro disinteresse sullo spinoso argomento.
Si sa, dalle gestioni clientelari tutti hanno da guadagnare, anche quei personaggi che si vantano – disinteressatamente, è ovvio ! – di portare la voce dei cittadini e i cui interessi ad una certa visibilità ed al suo ritorno “commerciale” possono contribuire ad alleviare eventuali futuri insuccessi di una politica condotta conto terzi.
Eppure nulla si è eccepito su quel bando del 15 settembre 2008, in cui la selezione per l’assunzione con contratto a tempo determinato di 15 conducenti, la cui graduatoria avrebbe dovuto avere una validità di 30 mesi ed è stata invece prorogata fino ad esaurimento della stessa, ed è stata utilizzata, peraltro, per trasformare tutti i contratti a termine – stipulati in base ad essa – in contratti a tempo indeterminato. Tra l’altro sembra che alle mansioni alle quali doveva essere originariamente adibito, in base al bando, il personale assunto non sia mai stato impiegato, avendo trovato impiego, sin dal primo giorno di lavoro, nel servizio di linea autorizzato dalla Regione Calabria e nel servizio di noleggio con l’aeroporto di Lamezia Terme.
Ma non è l’unico concorso su cui nessuno ha eccepito, evidentemente all’A.M.A.CO. il bando di selezione piace farlo strano. Tant’è vero che ad agosto 2006 un concorso interno con corso di formazione per l’accesso al profilo professionale di addetto all’esercizio, la cui graduatoria, resa pubblica il 22 giugno 2007, destinata ad avere una validità di due anni, è stata via via prorogata dal C.d.A., con distinte delibere a partire dal 22 giugno 2010 sino ad arrivare, via via, in prossimità della scadenza annuale sino al 31 dicembre 2015, dando luogo alla figura di delibera “milleproroghe”. Attendiamo fiduciosi la fine dell’anno.
E l’elenco dell’irrituale modo di gestire il personale si allunga a considerare quell’episodio del 2009, quando furono assunti tre autisti, figli di altri dipendenti, in seguito alla richiesta ottenuta di trasferimento dei padri ad altra azienda, se non fosse che i padri non hanno mai potuto prendere servizio presso quelle aziende poiché in seguito richiedenti pensione (pure questa ottenuta). Una casistica che potrebbe arricchirsi quando il Prefetto di Cosenza soddisferà le legittime richieste delle OO.SS. FILT CGIL – FIT-CISL – FAISA CISAL in ordine al diritto di accesso ignorato dall’A.M.A.CO., al fine di ottenere dalla Direzione aziendale lumi sull’assunzione a chiamata diretta di una misteriosa impiegata d’ufficio, improvvisamente apparsa ai piani alti della municipalizzata controllata dal Comune di Cosenza : sembra che ci si possa trovare di fronte alla prima selezione spiritica in materia.
Sarà a motivo della convinzione sul suo sicuro apporto alla gestione creativa dell’azienda che l’attuale Presidente dell’A.M.A.CO. non ha visto la riduzione del 10 per cento, all’atto del suo insediamento il proprio compenso, rispetto al compenso percepito dal suo predecessore, in ossequio alle norme vigenti. E sempre per quello, probabilmente, al medesimo – nel silenzio del Comune di Cosenza – è stata riconosciuta un’indennità di risultato di 20.000 euro nel 2014, mentre il bilancio dell’A.M.A.CO. del 2013 ha chiuso con una perdita netta di circa 50.000 euro, anche qui a dispetto della normativa vigente.
Che risultati ha prodotto, in quest’abuso delle leggi, la Commissione d’inchiesta del Comune, nominata dal Sindaco di Cosenza – con decreto – nel 2013 per indagare su alcuni degli episodi succitati ?
Ai cittadini cosentini, destinatari di tributi normalmente insopportabili, piacerebbe saperlo, augurandosi che nel frattempo la magistratura, ordinaria e contabile faccia il suo corso.
Chissà se pure i ministri interrogati vorranno dire la loro o ci dovremo limitare ad aspettare le future promesse della prossima campagna elettorale, che sembra già partita “lunga” ?

Avv. Francesco Molinari
Cittadino eletto al Senato