Caso Ruby, Marziale e Pedrini: “Basta gossip, solo verità”
redazione | Il 15, Feb 2011
“Chi ha deciso di dedicare, umanamente e professionalmente, la propria vita alla tutela dei minori ha il diritto di conoscere la verità”
Caso Ruby, Marziale e Pedrini: “Basta gossip, solo verità”
“Chi ha deciso di dedicare, umanamente e professionalmente, la propria vita alla tutela dei minori ha il diritto di conoscere la verità”
La giornata odierna è da considerarsi cruciale e nevralgico per la storia del Paese, perché la richiesta di processo immediato nei confronti del premier Silvio Berlusconi, per presunti reati di prostituzione minorile, implica conseguenze non solo giuridiche e politiche, ma culturali ed insieme etiche rispetto alla posizione italiana nellambito della tutela dei minori: è quanto dichiarano il sociologo Antonio Marziale, presidente dellOsservatorio sui Diritti dei Minori e consulente della Commissione parlamentare per lInfanzia, e Alessandro Pedrini, direttore generale dellOsservatorio, che precisano: Abbiamo sin qui deciso di tacere, respingendo diversi stimoli giornalistici, perché ciò che ci interessa è la sostanza della verità, non già la bagarre gossippara. Chi ha deciso di dedicare, umanamente e professionalmente, la propria vita alla tutela dei minori continuano Marziale e Pedrini ha il diritto di conoscere la verità. Per tali ragioni la nostra posizione è di estrema deferenza nei confronti della magistratura e, insieme, nei confronti dellistituto della presunzione di innocenza fino a prova contraria. Così come, ci premerebbe che lattenzione non fosse rivolta soltanto al cosiddetto Caso Ruby, ma allo stuolo di minorenni che ogni giorno sono costrette a prostituirsi nel nostro Paese, che non sono figlie di un dio minore. Gli esponenti dellOsservatorio così concludono: Crediamo fortemente nelle Istituzioni dello Stato, poniamo la tutela del minore al di sopra di ogni altra cosa, riteniamo che nessun potere costituito possa e debba godere di impunità rispetto ad ogni forma di offesa e aneliamo che la magistratura agisca con obiettività: assicurare alla Giustizia un reo, ma Dio non voglia mai che un innocente venga ricoperto da un marchio così tanto infamante.
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