Caso Scajola, rito ordinario per Rizzo e Politi. Il processo parte l’11 febbraio La moglie di Amedeo Matacena sarà processata assieme al collaboratore dell'armatore Martino Politi con il rito ordinario. La decisione è stata presa dal gup di Reggio Calabria
REGGIO CALABRIA – Proseguirà con il rito ordinario il processo nei confronti di Chiara Rizzo e Martino Politi coinvolti nell’operazione che ha portato a suo tempo all’arresto dell’ex ministro Claudio Scajola sotto processo per aver favorito, secondo l’accusa, la latitanza del marito, nonché l’armatore ed ex deputato di Forza Italia, di Chiara Rizzo, Amedeo Matacena.
A deciderlo è stato il giudice per l’udienza preliminare di Reggio Calabria accogliendo la richiesta dei legali dei due imputati nel processo in corso con rito abbreviato anche in questo caso per il presunto aiuto fornito a Matacena a sottrarsi all’esecuzione della condanna a 3 anni per concorso esterno in associazione mafiosa e a schermare i suoi beni per sottrarli ad eventuali sequestri.
La prima udienza del dibattimento davanti ai giudici del Tribunale di Reggio Calabria nei confronti della moglie e del collaboratore di Matacena è stata fissata per l’11 febbraio prossimo. Al momento non è prevista la riunificazione con il dibattimento, già avviato, nei confronti dell’ex ministro Claudio Scajola e della segretaria di Matacena Maria Grazia Fiordalisi. Prosegue in abbreviato, davanti al gup, invece, il processo a carico di Roberta Sacco, già segretaria di Scajola. Per lei la prossima udienza è stata fissata al 12 febbraio.