Ordine pubblico tendopoli, interviene sindacato Polizia Il segretario nazionale Vittorio Costantini si appella al Prefetto di Reggio Michele Di Bari e al Questore Grassi
Domenico Latino
GIOIA TAURO – Sulla questione servizio d’ordine pubblico alla tendopoli di San Ferdinando, sollevata l’altro ieri dall’agente in forza al commissariato di Gioia, Claudio Tripoli intervengono i vertici della Uil MP, sindacato di Polizia. A parlare è il segretario nazionale, Vittorio Costantini che ha annunciato una sua visita in Calabria entro fine mese. Costantini ha invitato il Prefetto di Reggio, Michele Di Bari a farsi carico in maniera decisa della problematica lanciando anche un appello al Questore, Raffaele Grassi. “La gestione degli immigrati non può ricadere sulla Polizia – ribadisce – il nostro compito prioritario è garantire la sicurezza ai cittadini italiani in tutto il territorio e, specialmente, in quelle regioni dove c’è un alto tasso di criminalità. E se nella Piana, le uniche forze disponibili vengono disimpiegate a favore del centro migranti c’è il rischio che si metta in moto un meccanismo pericoloso perché il sistema dell’illegalità genera poi tutta una serie di condizionamenti. Il Questore – precisa Costantini – non può certo “fabbricare” poliziotti ma ha sicuramente gli strumenti per un intervento tampone che dia un segnale di attenzione alla realtà di Gioia Tauro. Occorre però un provvedimento più complessivo da parte del ministero dell’Interno, in termini di mezzi e uomini”. Il segretario nazionale commenta così l’inaspettata denuncia dell’agente Tripoli: “è chiaro che si tratta di una provocazione per far puntare i riflettori su una situazione che, oggettivamente, è insostenibile, non perché i poliziotti non vogliono fare il proprio lavoro ma perché di fondo c’è una carenza strutturale e organizzativa. Io sono certo dell’impegno e della serietà dei colleghi di Gioia Tauro che, non abbiamo alcun dubbio, continueranno a fare tutti quegli sforzi fatti fino adesso. Il suo è un appello che tende a migliorare le condizioni di sicurezza nel territorio della Piana”. Tripoli, impiegato in prima persona in un servizio di ordine pubblico messo su con uomini e mezzi interforze H24, si era esposto dando voce al sentimento di tutti i colleghi esausti di una situazione in continuo declino (parliamo di una vergognosa bidonville che lì non dovrebbe proprio esistere) “scaricata” sulle forze di polizia, in particolare sul commissariato di Gioia, già saturo di servizi e in seria carenza di personale. “San Ferdinando – continua Costantini – e le sofferenze che vive il commissariato di Gioia sono un po’ la punta dell’iceberg di una situazione che nella Polizia di Stato, e più in generale nelle forze di polizia, si trascina da tempo: basti pensare che negli ultimi anni, a causa del blocco del turnover, abbiamo avuto un decremento complessivo in tutt’Italia di circa 20mila unità, che a cascata significa 20mila poliziotti in meno per il controllo del territorio, le volanti, gli apparati investigativi e, sicuramente, le realtà che ne hanno maggiormente risentito sono quelle del Sud. Come segreteria nazionale – conclude – lanciamo un appello al nuovo Governo affinché per dei provvedimenti concreti, con stanziamenti adeguati per il comparto sicurezza: assunzioni, approvvigionamento del materiale e mezzi”.