“Mi ha lasciato sgomento che una donna, servitrice dello Stato, e la sua famiglia siano stati lasciati completamente soli dalle istituzioni e soprattutto dall’amministrazione penitenziaria e da chi la rappresenta”. Lo ha dichiarato Aldo Di Giacomo, segretario generale del sindacato Polizia Penitenziaria, rivolgendosi al ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede.
Di Giacomo, tramite una nota apparsa sul sito Fanpage, mantiene alta l’attenzione mediatica sul caso: “Alle tante difficoltà che già la famiglia Trovato Mazza sta attraversando si è aggiunto il fatto che da febbraio 2018 Sissy, posta in congedo permanente è stata sospesa l’elargizione dello stipendio, questo perché il periodo di assenza dal servizio è andato oltre il limite consentito dai regolamenti, senza tener invece conto che l’assenza è dovuta al fatto che la collega è stata vittima di un evento occorsogli in servizio e sulle cui dinamiche ancora, ripetiamo, non è stata fatta chiarezza”.
“Chiedo al ministro – continua Di Giacomo – di impegnarsi a trovare una possibilità, andando oltre quelle che sono le semplici asettiche applicazioni di norme e regolamenti, affinché la collega venga considerata ancora un appartenente al Corpo di Polizia Penitenziaria e che continui a percepire lo stipendio, almeno sino a quando il caso non sia stato risolto e tutte le incertezze sulle reali dinamiche degli eventi siano state dissipate”.
L’appello finale è rivolto alle istituzioni per non far cadere nel dimenticatoio la vicenda della giovane taurianovese: “I genitori di Sissy, che stanno attraversando un vero e proprio calvario, vivendo la continua lotta della figlia tra la vita e la morte, avrebbero voluto sentire vicine le Istituzioni e quell’Amministrazione di cui la figlia si onorava e si onora di far parte. Per questo – scrive – in virtù delle tante ombre che ancora oggi avvolgono il caso, come rappresentante di una forza sindacale, Le chiedo di impedire che il caso venga archiviato come semplice tentativo di suicidio”. Inoltre, conclude, “ho indetto una raccolta firme a sostegno della nostra richiesta avendo riscontrato tra le tante persone, comuni cittadini, quella sensibilità che pezzi delle Nostre Istituzioni, purtroppo, non hanno mostrato di avere, almeno in questa circostanza”.