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TAURIANOVA (RC), SABATO 23 NOVEMBRE 2024

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Sissy Trovato Mazza, “non è stato un omicidio” La Procura della Repubblica di Venezia dopo numerosi accertamenti ha chiesto l'archiviazione per la morte della povera agente penitenziaria di Taurianova

Sissy Trovato Mazza, “non è stato un omicidio” La Procura della Repubblica di Venezia dopo numerosi accertamenti ha chiesto l'archiviazione per la morte della povera agente penitenziaria di Taurianova
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Syssy Trovato Mazza non è stata uccisa. Il suo caso non sarebbe omicidio secondo la tesi della Procura della Repubblica di Venezia con il PM Elisabetta Spigarelli, titolare delle indagini per istigazione al suicidio. Secondo la procura, dopo aver approfondito le indagini anche a seguito di proroghe, non ci sarebbero i presupposti né gli indizi di omicidio e, per questi motivi ha chiesto l’archiviazione.
L’agente di polizia penitenziaria di Taurianova rimasta in coma per oltre due anni deceduta il 13 gennaio scorso, dopo un calvario infernale. Era rimasta vittima di un colpo di pistola dentro l’ascensore dell’ospedale civile della Giudecca di Venezia, dove si trovava per andare a controllare una detenuta ricoverata in maternità nel primo novembre del 2016.
Secondo le tesi della procura, attraverso numerosi accertamenti sulla pistola d’ordinanza e sui tabulati telefonici, non hanno riscontrato nessun nuovo elemento. Avvalorando così l’ipotesi del suicidio. A questo si aggiunge che nemmeno l’autopsia aveva dato grandi novità ed esiti pressoché non favorevoli all’ipotesi di omicidio.
Le indagini della Procura si erano basate e quindi impegnate in maniera determinante in particolare sulla pistola, una Beretta calibro 9 e che non presentava nessuna traccia di sangue.
Il giornale “Fanpage” scrive inoltre che, i tabulati telefonici del cellulare “per capire se si trovava nel suo armadietto del carcere. E nello stesso tempo verificare gli spostamenti della collega ed ex fidanzata di Sissy, S.B., che però secondo le indagini si trovava a casa, come sempre dichiarato. Infine il computer: si sospettava che qualcuno avesse messo mani sul pc personale di Sissy, da cui non si separava mai”.
Tutte queste indagini hanno stabilito che quel computer non era stato utilizzato né toccato da nessuno. Da ciò la Procura ha avanzato la richiesta dell’archiviazione del caso.