Caso Vannaci, il candidato della Lega sulla graticola sulla disabilità Duro l'affondo del garante della disabilità della Regione Calabria
La vita quotidiana vissuta accanto a tutti gli altri compagni di classe hanno fatto conseguire negli ultimi decenni, sfruttando quell’elemento psicologico rivelatosi fondamentale allo sviluppo fisico e morale di chi prova sulla propria pelle la disabilità.
È fondamentale inquadrare la faccenda nell’ottica di una legislazione universale che traccia appunto un percorso che ha condotto al raggiungimento di obiettivi specifici, consentendo di sfruttare la componente emotiva utile a dare risposte stupefacenti in tema di integrazione e nella visionaria ma raggiungibile idea di tramutare la disabilità in arricchimento culturale, artistico e intellettivo.
E una persona che trasformi grazie alla psicoterapia positiva la sua disabilità in risorsa per la società, mettendo in pratica le proprie potenzialità e offrendo talento e capacità al servizio della causa comune, altro non fa che dare il proprio personale contributo alla crescita sociale e costituisce una vera vittoria per un Paese democratico, civile e moderno.
Dunque, ritengo che Vannacci proceda erroneamente e frettolosamente ad individuare una soluzione che punta con ogni probabilità a fornire maggiori e più specializzate attività formative per gli studenti con disabilità, ma che sotto un profilo emozionale frenerebbe bruscamente gli enormi risultati che negli ultimi decenni vengono annotati sul registro del coinvolgimento e della integrazione.
Peraltro, al raggiungimento delle finalità indicate dallo stesso si potrebbe giungere molto più semplicemente intensificando e arricchendo di maggiori sforzi, competenza, professionalità e impegno le attività formative già esistenti e dedicate alle persone speciali, ma continuando a farlo sui banchi delle stesse aule italiane proprio accanto… ai loro compagni di scuola.
Il Garante dei Diritti delle Persone con Disabilità della Regione Calabria
avv. Ernesto Siclari