Caso Yukos bis, sequestrate azioni società di Ievtushenkov
redazione | Il 26, Set 2014
La società petrolifera era finita nel mirino del colosso statale russo Rosneft guidato da Igor Secin, il potente alleato di Putin sanzionato dagli Usa per il ruolo nel conflitto ucraino. I media hanno evocato il rischio di un caso Yukos bis
Caso Yukos bis, sequestrate azioni società di Ievtushenkov
La società petrolifera era finita nel mirino del colosso statale russo Rosneft guidato da Igor Secin, il potente alleato di Putin sanzionato dagli Usa per il ruolo nel conflitto ucraino. I media hanno evocato il rischio di un caso Yukos bis
(ANSA) La Corte dell’arbitrato di Mosca ha ordinato il sequestro delle azioni della compagnia petrolifera Bashneft, controllata dall’oligarca Vladimir Ievtushenkov, al quale ieri sono stati confermati gli arresti domiciliari con l’accusa di riciclaggio nella privatizzazione della stessa società. I media hanno evocato il rischio di un caso Yukos bis.
Il magnate si è dichiarato estraneo alle contestazioni. Alcuni esponenti del governo hanno già ammonito nei giorni scorsi che la vicenda potrebbe avere ripercussioni sul clima degli investimenti in Russia.
Sono crollate rispettivamente del 14,4% e 6,2% le azioni della holding Afk Sistema e della controllata Bashneft dopo il sequestro delle azioni della compagnia petrolifera nell’ambito dell’inchiesta sulla sua privatizzazione nel 2009. Inchiesta nella quale e’ indagato l’oligarca Vladimir Ievtushenkov, presidente di Afk Sistema e ora ai domiciliari. Dalla scorsa settimana la sua holding ha perso circa il 40% in Borsa vedendo andare in fumo oltre 3 miliardi di dollari di capitalizzazione.
Russia: confermati domiciliari per oligarca Ievtushenkov – Un tribunale di Mosca ha confermato gli arresti domiciliari per l’oligarca Vladimir Ievtushenkov 15/o uomo più ricco del Paese (9 mld dlr per Forbes) e presidente della holding Afk Sistema, finito sotto accusa per riciclaggio nella privatizzazione nel 2009 della Bashneft. La società petrolifera era finita nel mirino del colosso statale Rosneft guidato da Igor Secin, il potente alleato di Putin sanzionato dagli Usa per il ruolo della Russia nel conflitto ucraino.