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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 09 GENNAIO 2025

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Cassano allo Jonio, Gallo deve lasciare l’incarico di sindaco

Cassano allo Jonio, Gallo deve lasciare l’incarico di sindaco

| Il 28, Set 2011

“Solo dopo che per più di un anno e mezzo ha ricoperto illegittimamente l’incarico di Sindaco e Consigliere Regionale, oggi, alle porte della sentenza della Corte Costituzionale che lo vede costretto a lasciare la poltrona di Sindaco, l’On.le Gallo da ottimo mistificatore quale egli è, fa sapere a mezzo stampa di essere pronto a lasciare il ruolo di primo cittadino della città, sfuggendo però dal dire che sarà letteralmente cacciato via dalla Corte Costituzionale”

Cassano allo Jonio, Gallo deve lasciare l’incarico di sindaco

“Solo dopo che per più di un anno e mezzo ha ricoperto illegittimamente l’incarico di Sindaco e Consigliere Regionale, oggi, alle porte della sentenza della Corte Costituzionale che lo vede costretto a lasciare la poltrona di Sindaco, l’On.le Gallo da ottimo mistificatore quale egli è, fa sapere a mezzo stampa di essere pronto a lasciare il ruolo di primo cittadino della città, sfuggendo però dal dire che sarà letteralmente cacciato via dalla Corte Costituzionale”

 

Riceviamo e pubblichiamo:

I fatti assurdi e bizzarri, che si sono verificati a Cassano nell’ultimo anno sembrano più appartenere alle scene di qualche commedia comica che all’attività amministrativa di un democratico Comune. Di certo saranno ricordati dalle prossime generazioni come accadimenti che non onorano la città e i suoi cittadini.

Un Sindaco che forte di un plebiscitario consenso, avrebbe dovuto infondere coraggio, sicurezza e speranza nei suoi cittadini e contribuire ad innalzare il livello di credito nella Pubblica Amministrazione, ha disatteso le aspettative, ha tradito e fuorviato la cittadinanza e quanti avevano in lui riposto fiducia.

Un istituzione come il Consigliere Regionale con un’esperienza di amministratore locale alle spalle, espressione di uno scorcio di territorio troppo spesso avvinto da abusi ed illegalità, si sarebbe dovuto adoperare per far rispettare i principi fondamentali stabiliti dalle leggi ed i principi etici della buona amministrazione, ed invece in barba agli stessi, l’On.le Gallo in maniera sprezzante ha preferito eluderli ed a nulla sono serviti i tantissimi richiami e gli appelli all’etica e al suo senso di responsabilità.

Solo dopo che per più di un anno e mezzo ha ricoperto illegittimamente l’incarico di Sindaco e Consigliere Regionale, oggi, alle porte della sentenza della Corte Costituzionale che lo vede costretto a lasciare la poltrona di Sindaco, l’On.le Gallo da ottimo mistificatore quale egli è, fa sapere a mezzo stampa di essere pronto a lasciare il ruolo di primo cittadino della città, sfuggendo però dal dire che sarà letteralmente cacciato via dalla Corte Costituzionale.

Omette inoltre di dire che, quando in Consiglio Regionale, un minuto gruppo di consiglieri di centrosinistra depositò un progetto di legge tendente a revocare l’art. 46 del collegato al bilancio della legge regionale 34/2010, lui cercò ipocritamente di interagire con gli stessi, pregandoli di non occuparsi della faccenda, al fine di lasciare le cose come stavano.

Ora bisogna all’indomani del giudizio della Corte Costituzionale soltanto ritornare in consiglio, e dichiarare decaduto il sindaco. L’On.le Gallo non pensi infatti di poter cancellare con un colpo di spugna tutto quello che è stato fatto prima del 23 Dicembre 2010: la procedura di decadenza nonché tutti gli adempimenti del caso, che tra l’altro hanno richiesto tempi biblici, sono stati già ampliamente espletati. Manca solo quindi la presa d’atto del consiglio dell’effettiva decadenza del primo cittadino.

E non lo pensino nemmeno i signori consiglieri comunali, i quali già in questi mesi passati hanno preteso di sostituirsi al Legislatore italiano, ed in maniera omissiva hanno consentito la reiterata violazione della Costituzione e delle leggi italiane.

Tutto ciò non può e non si deve più ripetere, altrimenti saremmo costretti a rivolgerci agli opportuni organi deputati, affinché faccino chiarezza sulle loro responsabilità.

Ancora una volta Il tempo è stato galantuomo!

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