Cassano perde i finanziamenti per la raccolta differenziata Alla base dell'esclusione la tardiva produzione del regolamento. La Calabria che vuoi: «Grave mancanza della precedente AC, intervengano commissari»
Perdere un finanziamento per aver dimenticato di approvare nei termini un regolamento.
E’ quello che è accaduto al Comune di Cassano in riferimento al bando per la realizzazione di interventi a sostegno della raccolta differenziata nelle realtà urbane maggiormente significative in termini di produzione dei rifiuti. «La notizia – dice il segretario della sezione cittadina de La Calabria che vuoi, Peppino Pescia – è passata sottotraccia, come se l’esclusione fosse stata frutto di una valutazione nel merito, favorevole ad altri enti e negativa per il nostro Comune. In realtà, la situazione pare essere diversa e meritevole di approfondimento, sotto il profilo prettamente amministrativo, anche da parte dei commissari che guidano adesso Palazzo di Città». Spiega Pescia: «Da un’attenta analisi della documentazione emerge una verità che, se confermata, sarebbe allucinante: Cassano avrebbe perso il finanziamento per non aver approvato nei termini un regolamento». Seguono dettagli: «Per la partecipazione al bando era necessaria l’approvazione di un regolamento per la gestione dei rifiuti. Circostanza da tempo nota all’amministrazione comunale, che l’aveva espressamente rinviata all’adozione del piano comunale del servizio di gestione dei rifiuti. Un differimento che è costato caro e che è stato reso letale da ulteriori, successivi ritardi: con nota del 27 Luglio la Regione chiedeva al Comune di procedere all’integrazione della richiesta di finanziamento attraverso la produzione, nel giro di 10 giorni, del regolamento per la gestione dei rifiuti urbani. A tale adempimento, però, l’amministrazione comunale risulta aver adempiuto in ritardo: l’atto, una volta predisposto dalla giunta, è stato sottoposto al voto del consiglio comunale solo nella seduta del successivo 7 di Settembre». Così alla fine, osserva Pescia, «la Regione ha dovuto dichiarare l’esclusione del Comune di Cassano dalla graduatoria finale, con una motivazione inequivocabile: mancata produzione del regolamento approvato dall’organo competente in data antecedente alla scadenza del bando». Conclude Pescia: «Per negligenze e tentennamenti della precedente amministrazione comunale, Cassano è costretta a rinunciare ad un importante finanziamento in un settore delicato, quale quello dei rifiuti e della raccolta differenziata. Sarebbe bastata un pò di attenzione: la giunta ha atteso mesi prima di adottare il regolamento, omettendo poi di richiedere una convocazione urgente del consiglio comunale, che nonostante tutta sarebbe stata ancora sufficiente a sanare tutte le precedenti mancanze. Di quanto accaduto sono dunque chiare le responsabilità politiche. Ci auguriamo che i commissari, nell’interlocuzione con la Regione, sappiano adesso individuare strade nuove per assicurare alla nostra città gli stanziamenti perduti».