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TAURIANOVA (RC), SABATO 16 NOVEMBRE 2024

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Castrovillari, Comitato Sanità Pubblica: fare luce sugli “straordinari” dei medici USCA Lo scoppio dell’emergenza Covid ha aggravato la situazione in Calabria, mostrando come l’aver distrutto la medicina del territorio a favore di una privatizzazione selvaggia abbia portato a un numero di morti che hanno il sapore di tragedia

Castrovillari, Comitato Sanità Pubblica: fare luce sugli “straordinari” dei medici USCA Lo scoppio dell’emergenza Covid ha aggravato la situazione in Calabria, mostrando come l’aver distrutto la medicina del territorio a favore di una privatizzazione selvaggia abbia portato a un numero di morti che hanno il sapore di tragedia

Lo scoppio dell’emergenza Covid ha aggravato la situazione in Calabria, mostrando come l’aver distrutto la medicina del territorio a favore di una privatizzazione selvaggia abbia portato a un numero di morti che hanno il sapore di tragedia. Ma andiamo per ordine. Per far fronte alla pandemia la regione Calabria, recependo normative nazionali, ha approvato con il Decreto 25 del marzo 2020 la istituzione delle Unità Speciali di Continuità Assistenziale (USCA), prevedendo un compenso al personale medico di 40 €/ora. Nel maggio 2020 compare però la Delibera 485 (a firma Zuccatelli) per un impegno di spesa di 705.000,00 € per la creazione di un “gruppo di lavoro”, facente capo al Dipartimento di Prevenzione dell’ASP di Cosenza, senza che siano date informazioni precise sulla sua consistenza numerica e sui compiti. E’ invece specificato che le ore di lavoro effettuate oltre il normale orario mensile, non saranno considerate come “orario straordinario” a 30,00 €/ora, ma nella qualità di “ore aggiuntive”, al costo di 60,00 €/ora, rientrando nella tipologia delle “attività libero-professionali”.
Da notizie stampa e a seguito, anche di interrogazioni parlamentari, apprendiamo che per il periodo giugno-ottobre, sarebbe stata impegnata la cifra di 428.000,00 € a fronte di 7.156 ore di straordinario.Considerato che la delibera Zuccatelli è successiva a quella che istituisce le USCA, ci chiediamo perché la necessità di adottare un atto in cui il costo orario è aumentato di un terzo rispetto alla normativa nazionale, introducendo una forma contrattuale privatistica per personale già facente parte dell’organico aziendale.
Se queste ore fossero state considerate ore di straordinario, si sarebbe rispettato il con-tratto nazionale di lavoro, risparmiando almeno il 50% del costo. Qualora le notizie di stampa non corrispondessero al vero, sarebbe opportuno che i massimi dirigenti ed il neo-commissario Dr Longo, in prima persona, le smentissero immediatamente per destituirle di ogni fondamento.
Se, in caso contrario, tali “indiscrezioni” dovessero corrispondere a verità, chiediamo di prendere in considerazione il ritiro della Delibera 485 per adeguare la remunerazione oraria a quanto stabilito dalle normative nazionali sulla istituzione delle USCA!
Per quanto premesso, esprimiamo la più viva preoccupazione e chiediamo a quanti sono istituzionalmente coinvolti, di intervenire, favorendo, fra l’altro anche l’accesso pubblico agli atti che sottendono questa vicenda. Vicenda che ricordiamo, suscita anche la giusta e sacrosanta indignazione in tutti gli operatori del 118 che operano sulle ambulanze, in condizioni di grande difficoltà. A costoro, e questa è una triste realtà nazionale, non sembra sarà riconosciuta alcuna indennità di rischio, sebbene tanti siano stati già contagiati.
Da troppo tempo la sanità in Calabria è umiliata, offuscando l’opera dei tanti che quotidia-namente e con sacrificio, superano difficoltà organizzative, frutto dell’incuria e dell’inerzia di chi finora ha abdicato ai propri doveri.
Questa vicenda, fra l’altro, sta suscitando anche una giusta e sacrosanta indignazione in tutti gli operatori del 118 che operano sulle ambulanze, in condizioni di grande difficoltà e sovraccaricati di un lavoro che in questi mesi è aumentato di oltre il 10% negli ultimi mesi! A costoro va la nostra solidarietà! Troppe volte abbiamo dovuto aspettare interventi “e-sterni” al sistema sanitario per scoprire cose che rendono non credibile la gestione della sanità! Per troppo tempo la sanità calabrese è stata umiliata, offuscando anche l’opera dei tanti che, quotidianamente e con sacrifici, superano difficoltà organizzative, frutto dell’incuria e dell’inerzia di chi, finora, ha abdicato ai propri doveri

Invitiamo, quindi, i sindaci e le competenti autorità a condividere l’iniziativa e questo appello per un corretto uso delle risorse pubbliche ed una maggiore efficienza della sanità. Basta con lo scempio di questi anni.