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TAURIANOVA (RC), VENERDì 22 NOVEMBRE 2024

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Castrovillari, ecco il #welfarecomune per contrastare le cifre del declino Partecipa Calabria: «Alla città serve una scossa. Task force sui fondi europei, progetto “jobCity” per fronteggiare la disoccupazione, bilancio partecipato, sostegno agli esercizi commerciali e reddito minimo garantito familiare per uscire dalla crisi»

Castrovillari, ecco il #welfarecomune per contrastare le cifre del declino Partecipa Calabria: «Alla città serve una scossa. Task force sui fondi europei, progetto “jobCity” per fronteggiare la disoccupazione, bilancio partecipato, sostegno agli esercizi commerciali e reddito minimo garantito familiare per uscire dalla crisi»
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Domenica prossima, iniziativa contaminante di Partecipa Castrovillari, Sviluppo Castrovillari e L’Altra Europa per Castrovillari in piazza municipio, a partire dalle ore 9, per dare forza all’opinione dei cittadini.

«Alla città di Castrovillari serve una scossa per fronteggiare la crisi e uscire dal torpore istituzionale. Il piano #welfarecomune del nostro Movimento entra “a gamba tesa” sulle quotidiane difficoltà delle famiglie, dei cittadini e delle imprese». É quanto dichiarano gli esponenti del movimento Partecipa Calabria, Cosimo Milanese e Pierluigi Zicari.
«Con Partecipa Castrovillari – precisano Milanese e Zicari – il nostro movimento ha deciso di contaminare anche il Palazzo della Politica comunale con il progetto #welfarecomune, un piano di proposte concrete che restituisca ai castrovillaresi un ruolo di protagonismo che meritano. In questo, siamo ostinatamente convinti che la direzione più auspicabile sia la condivisione e la costruzione di una vasta area di partecipazione democratica di espressioni movimentiste attive sul territorio, non autoreferenziali o inconcludenti. In questo quadro, la proposta di Partecipa Castrovillari non lascia spazio a dubbi, interpretazioni o, peggio ancora, strumentalizzazioni».

Partendo da alcuni indicatori prioritari di certificazione del declino sociale ed economico della città – continua la nota di Partecipa Castrovillari – è stata messa in campo una terapia shock sulla quale chiedere la condivisione attenta dei cittadini. Cinque le proposte prioritarie del #welfarecomune di Partecipa Castrovillari i cui contenuti verranno illustrati puntualmente nei prossimi giorni: in primo luogo, una task force sui fondi europei, vista la complessità sia tecnica che amministrativa, per intercettare maggiori finanziamenti comunitari che sono diventati un fattore fondamentale di sopravvivenza per le amministrazioni comunali e che, ad oggi, resta un problema rilevante per il governo locale di Castrovillari. In secondo luogo, – precisano ancora gli esponenti di Partecipa Castrovillari – il jobCity che riguarda l’assunzione con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato o indeterminato di soggetti inoccupati e/o disoccupati attraverso agevolazioni alle imprese localizzate nel territorio del Centro per l’Impiego di Castrovillari. E, ancora, l’adozione del Bilancio Partecipato per far decidere direttamente i cittadini sull’utilizzo e la destinazione di una quota delle risorse del Comune nelle aree e nei settori nei quali l’Ente ha competenza diretta. Infine, l’attuazione del reddito minimo garantito familiare, sostegno economico concreto per fronteggiare il disagio economico causato dalla perdita di liquidità e di potere di acquisto da parte delle famiglie e riaccendere i motori della crescita per gli esercizi commerciali considerato che le spese di prima necessità dei nuclei familiari saranno vincolati alle attività operanti nel territorio comunale.

Povertà: la crisi economica colpisce oltre 2.900 famiglie castrovillaresi. Crollano i consumi. Le famiglie castrovillaresi sono al collasso: in un solo anno, dal 2012 al 2013, poco meno di 9 mila nuclei familiari hanno ridotto considerevolmente i loro consumi di circa 14 milioni di euro. Contrazione assorbita per oltre la metà, circa 7,4 milioni di euro, dalle spese del bilancio domestico legato alle voci dell’abitazione e degli alimentari. Preoccupante, inoltre, la situazione attuale dell’impoverimento: nel 2013, elaborando i dati Istat, ben 2.900 sarebbero le famiglie in condizione di povertà relativa. La crisi economica avrebbe peggiorato il disagio sociale complessivo colpendo oltre 450 famiglie in più rispetto al 2012.

Lavoro: un esercito di oltre 1.700 disoccupati a Castrovillari. Nel 2013, elaborando i dati ISTAT, Castrovillari peggiora la sua situazione lavorativa: 160 disoccupati in più in soli due anni con un esercito complessivo di oltre 1.700 “senza lavoro”. Il tasso di disoccupazione fa registrare un incremento di quasi due punti percentuali, passando dal 18% del 2011 al 19,8% del 2013. Situazione sconfortante anche analizzando i livelli occupazionali comunali: -0,9% del tasso di occupazione nell’arco temporale considerato, fanno circa 320 occupati in meno. Sul versante della disoccupazione giovanile, infine, il quadro aggiornato dall’Istat al 2011 lascia spazio a poche interpretazioni: con un tasso pari al 49,8%, il comune di Castrovillari si colloca in una posizione più critica rispetto al territorio della provincia di Cosenza (49,3%) e alla Calabria (49,6%).

Fondi UE: a Castrovillari solo la metà dei finanziamenti per abitante rispetto al Cosentino. Nel periodo 2007-2013, secondo i dati rilevati dal Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica, sono stati monitorati (approvati) in provincia di Cosenza ben 11.092 progetti, alcuni già realizzati, altri in corso di realizzazione, per un ammontare complessivo di 2,4 miliardi di euro, che rappresenta il 23,3% di tutti i finanziamenti approvati in Calabria, per una spesa pro-capite pari a circa 3.273 euro per abitante.
Nel comune di Castrovillari sono stati monitorati (approvati) nello stesso periodo 482 progetti per un ammontare complessivo di 38,1 milioni di euro, che rappresenta l’1,6% di tutti i finanziamenti provinciali erogati, per una spesa pro-capite pari a 1.689 euro per abitante. Da questo confronto emerge che la quota di finanziamenti pro-capite erogati al comune di Castrovillari è inferiore del 48,4% rispetto alla media provinciale.