Castrovillari, M5S punta sulla Rifiuti 0 L'obiettivo è apportare benefici alla cittadinanza
Il documento presentato dal Meetup Castrovillari a 5 Stelle, non è contenibile in 5
minuti di presentazione e né pretendiamo di leggere l’intero documento visto anche
la diffusa pubblicità che vi è stato fatto nei giorni scorsi. Premettendo che ne
disponiamo l’invio a mezzo mail a chiunque voglia e che si tratta di un semplice
documento molto riassuntivo di quello che è la problematica locale e calabrese in
generale, siamo contenti che vi sia una discussione aperta sull’argomento e
auspichiamo all’eventuale partecipazione anche di cittadini oggi presenti anche se
esterni all’elaborato da noi proposto.
Il MU CV a 5 STELLE desidera contribuire alla vita amministrativa convinto di
apportare benefici alla cittadinanza senza creare scontri e attriti ma fornendo idee e
punti di vista “alternativi”.
Premesso ciò, il MU CV a 5 Stelle è lieto di poter discutere delle proposte per
quanto riguarda il tema dei rifiuti in generale. Noi abbiamo ragionato da cittadini,
con le esigenze dei cittadini e prendendo spunto da chi, in materia, fa bene.
Cercando di essere il più sintetici possibili analizzeremo rapidamente i 7 punti
riassuntivi della proposta, partendo dalla normativa vigente e, in particolare, la
Legge regionale 14/14 (Riordino del servizio di gestione dei rifiuti urbani in
Calabria); il decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 (Testo unico degli enti locali)
nel dettaglio gli art. 30, 31 e 32; il Piano gestione Rifiuti regionale (2007); la direttiva
europea 2008/98/CE
CHIEDIAMO
1. che questa amministrazione si esprima a proposito della possibilità di creare
un Consorzio di Comuni all’interno dell’A.T.O.1 (in riferimento alla provincia di
Cosenza), partendo dai Comuni a noi più vicini, interessati a gestire i rifiuti
prodotti dai residenti in maniera collettiva e pubblica. In tal senso chiediamo
la possibilità di valutare attentamente la possibilità di creare una azienda di
igiene urbana interamente pubblica, prendendo esempio dall’esperienza e
dai risultati di Capannori, come spiegato nel documento presentatovi, in
modo da ovviare a tutte le problematiche di gestione affidate a terzi. Molti
comuni del circondario ancora si adoperano, con dipendenti pubblici, affinché
avvenga la corretta gestione dei rifiuti e non chiediamo altro che,
nell’assunzione definitiva del personale già impiegato nell’esercizio di queste
mansioni, venga confluito nell’azienda creatasi dalla nascita del Consorzio.
Consorzio il quale dovrà occuparsi di tutto il sistema rifiuti a partire
dall’eventuale raccolta “Porta a porta” (se continuerà la Città a sentirne
l’esigenza visto la proposta per intero del documento e dalla quale potrebbe
ricavarsi una diminuzione del costo di gestione e un guadagno del cittadino
non solo in termini di diminuita tassazione, ma di guadagno compiuto nell’atto
di vendita del rifiuto), fino ad arrivare al riciclo per mezzo del riuso attraverso i
sistemi proposti sempre all’interno del documento presentato.
I costi di cui si parla nel paragrafo 7.1 del “Piano finanziario 2015”, raccolta e
trasporto, verrebbero dimezzati e, nel tempo, eliminati; lo spazzamento e il
lavaggio strada, svolto comunque dal personale impiegato nel Consorzio e/o
contemplato dal sistema del “Baratto amministrativo”. Convertire tutti i costi
stimati nella gestione data a terzi in investimento all’autosufficienza in termini
di mezzi e personale porterebbe a una logica attiva e positiva per il servizio
pubblico.
Chiediamo perciò un incontro con gli altri sindaci, soprattutto dell’Alto
cosentino i quali, già molti, sono sulla via di possibili soluzioni in questa
direzione, affinché si crei questa azienda pubblica (azienda speciale) o un
Unione di Comuni, con eventuale assunzione di ulteriore personale
attraverso bando pubblico che dia priorità alle persone più in difficoltà,
ponendo i ruoli dirigenziali a elezione periodica e con particolari
caratteristiche tali da evitare conflitti di interessi con le amministrazioni che
aderiscono al progetto.
Un possibile esempio è dato dall’Amministrazione di Desenzano del Garda la
quale ha dato al via alla nascita della Garda Uno SPA: interamente pubblica
e, come recita lo Statuto:
“La società è a totale capitale pubblico locale, con esclusione
della partecipazione di soggetti privati. Possono detenere azioni
unicamente Enti pubblici locali, che dovranno mantenere il
controllo finanziario e gestionale”1
2. Introduzione della tassa puntuale per come presentata dal documento in
discussione: un sistema di tassazione proporzionato alla indifferenziata
prodotta, premiando di fatto i cittadini virtuosi e disincentivando la produzione
di rifiuti non riciclabili attraverso il risparmio “in bolletta”. Il ricalcolo delle
quote di cui parla nel capitolo 7 del “Piano finanziario 2015”, non consente al
cittadino di ragionare sulle pratiche di risparmio nella produzione rifiuti poiché
non ne trae beneficio.
Teniamo conto che la diminuzione dei rifiuti, non avrebbe avuto ragione di
diminuire per il “sistema di raccolta”, come sottolineerebbe il paragrafo 4.1,
bensì per la diminuzione generale di acquisti a vario titolo da parte delle
famiglie italiane in generale. Ciò verrebbe confermato, di fatto, dall’aumento
del costo di conferimento in discarica, dovuto all’aumento dei rifiuti
indifferenziati, come descritto nel capitolo 7, il quale non è necessariamente
da attribuirsi al cittadino, quanto, piuttosto, a una raccolta indiscriminata dei
rifiuti correttamente separati dall’utente e riposti fuori la porta di casa. Così
come, la raccolta del secco prefissata a un solo giorno a settimana non ha
diminuito i rifiuti indifferenziati quanto ha prodotto l’abbandono degli stessi in
strada.
1 http://www.gardauno.it/wp-content/uploads/2015/04/Statuto-Gardauno-SpA.pdf
3. Incentivi fiscali per i negozianti che si adoperano alla vendita di prodotti alla
spina e incentivi all’utilizzo di pratiche e materiali riciclabili, per come
giustificato anche nel precedente punto.
4. Possibilità di usare spazi pubblici per mercatini di vendita, regalo o baratto di
oggetti usati con l’eventualità di uno spazio pubblico dove detenere gli oggetti
“avanzati” e relativa asta (eventualmente anche on line).
5. Priorità agli “acquisti verdi” attraverso apposita delibera.
6. Agevolazioni al compost anche attraverso l’erogazione di un alternativa di
conferimento ai residenti che non dispongono di aree verdi di proprietà.
7. Possibilità di riqualificazione del Cementificio attraverso la produzione di
concimi naturali.
Il sistema di raccolta che viene “raccontato” nel paragrafo 5.1, non è minimamente
riscontrabile nella realtà, poiché, come evidenziato anche nel documento
presentatovi, la raccolta, quando avviene, avviene spesso in maniera incoerente
rispetto a quanto previsto da calendario.
Il sistema di cui parliamo prevedrebbe delle Isole ecologiche secondo le modalità
spiegate nel documento e cito:
“Nel caso sia il cittadino a depositarlo non avrebbe costi aggiuntivi sulla sua
TARI se non quelli riferiti alla indifferenziata da lui prodotta. Inoltre portando
lui il materiale potrebbe (in futuro e una volta avviata in maniera consolidata
questa modalità di smistamento) vendere il “suo rifiuto” […] ovvero
accumulare punteggi, attraverso la registrazione dell’utenza all’Isola,
diminuendo la sua TARI una volta raggiunto un determinato punteggio (da
stabilire in base alle quote di rifiuti prodotti in Città). […] L’indifferenziata,
avrebbe ben ragione di diminuire e, di conseguenza, si abbatterebbero i
costi di conferimento e di trasporto.
La necessità o meno del cittadino di disfarsi dei rifiuti senza dover
aspettare il “giorno di raccolta” verrebbe soddisfatta e, allo stesso tempo,
avrebbe più motivi di fare acquisti ecologici e differenziare correttamente i
rifiuti”
Cosa ben diversa, crediamo, da quanto previsto dal piano comunale.
Concludiamo con un’incognita:
L’autosufficienza di cui si parla nel piano finanziario comunale è esplicitato, nel
piano regionale, in funzione di ciascuna A.T.O.: stiamo per diventare il centro
raccolta di rifiuti calabrese con “l’adeguamento e riapertura della discarica
comunale”?