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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 25 NOVEMBRE 2024

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Castrovillari, “Sovranità” contro progetto Sprar Contrari al Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati

Castrovillari, “Sovranità” contro progetto Sprar Contrari al Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati
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“Siamo fortemente contrari all’adesione al progetto
Sprar (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) da parte
dell’amministrazione comunale di Castrovillari. Il sindaco Mimmo Lo Polito
pensi prima ai castrovillaresi”. Sono queste le dichiarazioni di Elisa
Bruno, esponente del movimento Sovranità – Prima gli Italiani.

“Con il progetto in questione – spiega – il Comune accoglierà circa venti
immigrati per un intero anno con decorrenza da gennaio 2017, che verranno
sistemati in varie zone del centro storico di Castrovillari. Nonostante la
giustificazione da parte del sindaco, secondo il quale i fondi utilizzati
sarebbero europei e ministeriali e non comunali, come se i cittadini
castrovillaresi non partecipassero a questo sistema tributario, crediamo
che i fondi vadano utilizzati per aiutare le tantissime famiglie italiane
in grave difficoltà economica. Eppure nel suo programma elettorale, si
parlava di recuperare il centro storico, mentre con questa operazione
invece si rischia di creare disagio e degrado”.

“A nostro avviso, per esempio, la giunta guidata da Mimmo Lo Polito avrebbe
potuto e dovuto trovare delle soluzioni a favore dei tanti dipendenti
Femotet che da mesi non percepiscono lo stipendio e il cui futuro è
incerto. Inoltre, – continua – che senso ha accogliere venti rifugiati
richiedenti asilo quando a Castrovillari vi sono già circa 900 residenti
stranieri? È impensabile che un’amministrazione comunale non metta al primo
posto le problematiche dei propri cittadini”.

“Con ciò vogliamo rimarcare come in Italia l’immigrazione sia un vero e
proprio affare mascherato da finto buonismo. A dimostrarlo sono state le
indagini di Mafia Capitale che hanno messo in luce come le cooperative
“amiche” dei partiti politici prendono gli appalti per incassare quei 35/40
euro ad immigrato al giorno che moltiplicati per 365 giorni l’anno fanno
migliaia e migliaia di euro. Tutto ciò – conclude – mentre i cittadini
italiani vengono sfrattati e versano in condizioni economiche disperate”.