Catanzaro, appello del centrosinistra alle “forze vive della città”
redazione | Il 10, Gen 2012
“Ricostruire Catanzaro nel segno di un nuovo patto civico”
Catanzaro, appello del centrosinistra alle “forze vive della città”
“Ricostruire Catanzaro nel segno di un nuovo patto civico”
(ANSA) – CATANZARO – ” Il centrosinistra lancia un appello,chiaro e forte,a tutte le forze vive e sane,che,oggi,possono concorrere,a pieno titolo, ad una fase diversa e ricostruttiva che consenta al Capoluogo di Regione di riappropriarsi del suo ruolo e della sua funzione in un disegno nuovo e di ampio respiro nel quale gli Enti locali,a cominciare dai Comuni,ritrovino protagonismo positivo e siano al centro di ogni politica di sviluppo che parta dai bisogni della gente e delle fasce più deboli; ci rivolgiamo alla società civile,all’imprenditoria sana e pulita,alle forze economiche e produttive,ai movimenti civici,al mondo generoso del volontariato e dell’associazionismo, alla ampia e vasta presenza della Chiesa perché non più timidamente assumano un ruolo decisivo,protagonista del ‘rinascimento’ catanzarese che,oggi, può e deve vivere anche dell’apporto di questo importante e determinante segmento sociale. La sfida che si apre su Catanzaro assume un rilievo alto e non ordinario;lavoreremo intensamente perché ogni cittadino ridiventi protagonista ed arbitro delle scelte importanti e cruciali che attendono il Capoluogo di Regione”. Lo affermano IdV.- (Vincenzo Tromba) Sel (Fernando Miletta) Pd ( Pasquale Mancuso) Rif.Com. (Piero Mascaro) Federazione Sinistra (Tommaso Chiodo) Pdci (Nino Rappoccio). “Il tramonto prematuro della “svolta” che il centrodestra aveva promesso per la Città di Catanzaro attraverso Michele Traversa e la chiara impotenza politica dello stesso centrodestra, che è vittima di se stesso e di una “cordata” già fin troppo ampia per essere coesa,solidale ed omogenea ad un disegno di governo cittadino, pone a tutti i soggetti politici, al variegato mondo dell’associazionismo, del volontariato,al mondo imprenditoriale,agli operatori economici, al tessuto vitale della società catanzarese a cominciare dal mondo universitario,alla stessa Chiesa interrogativi urgenti che abbisognano,innanzi alle scadenze che incombono perentoriamente,di una riflessione profonda,approfondita che introduca una netta e chiara discontinuità con il “progetto” uscito vincente dalla competizione amministrativa della scorsa primavera e che non corrispondeva,visti i suoi esiti inattesi ed inediti,agli interessi reali ed autentici della Città di Catanzaro. E’ bastato poco per far comprendere che non esisteva l’alibi delle condizioni economiche del Comune per “giustificare” il gesto clamoroso di Traversa al pari che appare assolutamente poco verosimile aver accostato l’obbligo di scegliere tra le due cariche,di Sindaco e deputato, come causa complementare delle annunciate dimissioni;allo stesso modo l’attenzione e la cura “particolare” del centrodestra nel voler a tutti i costi,con un impeto ed una determinazione francamente esorbitanti,tenere in vita Consiglio comunale e Vice Sindaco completano un quadro fosco ed opaco nel quale invece riemergono,per intero, le legittime preoccupazioni che ben altri,profondi ed insondabili interessi determinino il “destino” del Capoluogo di Regione. A tutto ciò deve essere posto un argine forte ed irriducibile perché è inaccettabile che “tavoli” a latere della politica decidano del futuro dei Catanzaresi che debbono e possono riappropriarsi ,al contrario,del loro destino;anche per questo ci siamo battuti nella scorsa primavera ed,oggi, quel disegno, quel diverso modello,si rivela in tutto il suo spessore ed in tutta la sua valenza avendo determinato anche procedure e modalità più forti che hanno accresciuto,a Catanzaro e fuori di essa, il prestigio e la credibilità di una coalizione che ha saputo scegliere con lungimiranza, determinazione e chiarezza di impostazione e ,soprattutto, coinvolgendo la Città e le sue forze vive nella proposta programmatiche “nata” con il concorso di migliaia di cittadini che hanno potuto proporre e discutere dei loro problemi,dei quartieri,e di tutto ciò che “vive” dentro una Città importante come Catanzaro. Ora occorre cambiare pagina e “chiudere” una fase politica in fretta ed aprirne una nuova che rompa egoismi,superi separatezze,spezzi alleanze di interessi antiche e logore,emargini faccendieri e stregoni,riproponga il servizio e la solidarietà come elementi essenziali ed irrinunciabili per “ricostruire” Catanzaro nel segno di un “nuovo patto civico” che riconosca i bisogni della Città e delle sue forze vive e vitali”.