Catanzaro, Forza Nuova: «No al centro di accoglienza» Nella notte i forzanovisti di Catanzaro hanno affisso uno striscione nel quartiere “Cavita” recante la scritta:“No al centro di accoglienza”
Dopo la notizia di voler “parcheggiare” temporaneamente un centinaio di profughi, notizia smentita tre giorni fa dallo stesso Prefetto, Forza Nuova Catanzaro ribadisce la sua categorica opposizione a tale progetto che avrebbe individuato nel quartiere Cavita di Catanzaro il punto di soggiorno e si dichiara fin da subito contraria all’ ennesimo danno che si vuole perpetrare su un tessuto sociale già ridotto alla fame da un’imperante crisi economica e da uno scempio amministrativo totalmente inappropriato e assicura, altresì, di portare avanti qualsiasi iniziativa atta a bloccare ogni proposta di tal genere.
La smentita prefettizia, pervenuta attraverso poche testate giornalistiche locali, non ha del tutto convinti i militanti che ritengono sia stato un “contentino” per mitigare gli animi, pertanto hanno ribadito il loro no netto ed assoluto a qualsiasi programma di accoglienza che riguardi gli immigrati!
Secondo il movimento, «Catanzaro conta già un folto numero di immigrati che stazionano in città e che vivono di espedienti spesso illegali (spaccio di droga,prostituzione, criminalità ed accattonaggio) e la città non ha nè le forze nè gli strumenti atti a sostenere e a gestire flussi migratori di qualsiasi portata essendo già sotto la mira della microcriminalità locale che recentemente ha messo in risalto il problema sicurezza; piuttosto crediamo che il territorio abbia bisogno di molteplici interventi mirati a risanare queste gravi lacune, di un rilancio economico e di alloggi popolari per le categoria piu’ disagiate. I catanzaresi non meritano quei disagi sociali e culturali che inevitabilmente scaturiscono dall’immigrazione di massa che tende a sconvolgere la quotidianità per il profitto di chi su questi “ospiti” si arricchisce.»
Pertanto Forza Nuova ha chiesto al Sindaco di verificare l’ufficialità della smentita del Prefetto e di opporsi , in caso non fosse vera, con ogni mezzo a tale progetto nefasto onde evitare che il dissenso, che ad oggi è calmo e silenzioso, si trasformi presto in una inarrestabile protesta.