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Catanzaro: già nominato il Commissario, si insedierà lunedì. Alle urne il 20 e 21 gennaio

Catanzaro: già nominato il Commissario, si insedierà lunedì. Alle urne il 20 e 21 gennaio

| Il 23, Nov 2012

Si tratta del prefetto Silvana Riccio, ex direttore generale del comune di Napoli fino a pochi giorni fa. Polemica sulla delibera approvata subito dopo la decisione del Tar

Catanzaro: già nominato il Commissario, si insedierà lunedì. Di nuovo alle urne il 20 e 21 gennaio

Si tratta del prefetto Silvana Riccio, ex direttore generale del comune di Napoli fino a pochi giorni fa. Un incarico dal quale è stata rimossa su decisione del sindaco De Magistris. Polemica sulla delibera approvata subito dopo la decisione del Tar

 

 

Il prefetto Silvana Riccio è stato nominato commissario del Comune di Catanzaro. Fino a pochi giorni fa è stata direttore generale del Comune di Napoli, da dove è stata rimossa su decisione del sindaco Luigi De Magistris. Il decreto di nomina del commissario è stato firmato dal prefetto di Catanzaro Antonio Reppucci. Sempre in giornata il prefetto Reppucci e il presidente della Corte d’Appello, Gianfranco Migliaccio, dovrebbero indicare la data delle elezioni che, come deciso dalla sentenza del Tar Calabria, devono essere tenute entro 60 giorni.

Il Tar, nella sua sentenza, ha disposto anche che gli atti vengano ora inviati alla Procura della Repubblica, che ha già in corso un’inchiesta sulle elezioni amministrative di Catanzaro. E il Comune è stato anche condannato al pagamento delle spese per un ammontare di 14 mila euro.

LUNEDI’ ARRIVA COMMISSARIO: MASSIMO IMPEGNO PER IL BENE DELLA CITTA’

Si insedierà lunedì mattina, il commissario del Comune di Catanzaro, Silvana Riccio, nominata dal Prefetto Antonio Reppucci dopo la decisione del Tar sulle irregolarità nelle elezioni amministrative del maggio scorso. Lunedì mattina Silvana Riccio giungerà a Catanzaro dove prenderà possesso del suo incarico al Comune. “Ci metterò – ha detto la Riccio all’ANSA – tutto il mio impegno per il bene della città. Sarò a Catanzaro lunedì mattina e mi metterò subito a lavoro”.

FISSATE ELEZIONI, SI VOTA 20 E 21 GENNAIO. DECISO DA PREFETTO, EVENTUALE TURNO BALLOTTAGGIO 3 E 4 FEBBRAIO

Il Prefetto di Catanzaro, Antonio Reppucci, ha fissato la data delle elezioni nelle otto sezione dove il Tar ha annullato il voto per irregolarità. Il Prefetto ha deciso la “ripetizione delle operazioni elettorali – è scritto in una nota della Prefettura – nei giorni 20 e 21 gennaio 2013 con eventuale turno di ballottaggio il 3 e 4 febbraio successivi”. Stamane Reppucci aveva provveduto anche alla nomina di Silvana Riccio quale commissario per la provvisoria gestione dell’Ente. 

ATTI TAR IN INCHIESTA GIA’ APERTA PROCURA. PM IN ATTESA MATERIALE CHE SARA’ TRASMESSO NEI PROSSIMI GIORNI

Arriveranno nei prossimi giorni gli atti trasmessi dal Tar della Calabria alla Procura della Repubblica di Catanzaro sulle irregolarità riscontrate nel voto per le amministrative del maggio scorso. Gli atti confluiranno nell’inchiesta già aperta dal sostituto procuratore della Repubblica, Gerardo Dominjianni, che indaga su una presunta compravendita di voti. Nello stesso fascicolo, nelle settimane successive al voto, sono confluiti anche gli esposti presentati da esponenti del centrosinistra che lamentavano irregolarità nelle elezioni. Ed è proprio nell’ambito della stessa inchiesta che il pm Dominijanni aveva disposto il sequestro di tutte le schede elettorali votate. Dall’interrogatorio di alcuni testi, inoltre, é emerso anche che ci furono promesse di denaro e di lavoro in cambio di voti. Ed è proprio su queste dichiarazioni che la Procura ha ottenuto dal giudice per le indagini preliminari un incidente probatorio durante il quale saranno acquisite le testimonianze di 13 persone. Proprio in questo scenario si andranno ad inserire gli atti che il Tribunale amministrativo regionale della Calabria ha deciso di trasferire alla Procura della Repubblica. Il materiale, con molta probabilità, riguarderà gli accertamenti disposti dal Tar ed eseguiti nei mesi scorsi sulle schede elettorali votate e sui verbali dei seggi.

DELIBERA GIUNTA DOPO TAR, E’ POLEMICA

Scoppia la polemica su una delibera della giunta comunale di Catanzaro approvata ieri dopo la sentenza del Tar sulle elezioni amministrative del maggio scorso. Alle ore 17 – secondo quanto riporta la delibera pubblicata sull’albo online del Comune di Catanzaro – la giunta comunale di Catanzaro si è riunita per il ricorso al consiglio di Stato contro la sentenza del Tar. La delibera approvata è la n. 482 del 22/11/2012. A presiedere i lavori dell’esecutivo è stato il vice sindaco Sinibaldo Esposito perché il sindaco era assente. Nella delibera approvata è stato deciso di “proporre ricorso dinanzi al Consiglio di Stato avverso la sentenza/dispositivo del Tar Calabria n. 1145 del 22 novembre 2012 con istanza di sospensione della esecutività della stessa, con nomina sia congiunta che disgiunta degli avvocati Prof. Franco Gaetano Scoca e Giuseppe Iannello”. Nell’atto della giunta è evidenziato anche che si ritiene necessario ed urgente proporre ricorso al Consiglio di Stato avverso la “predetta decisione, con istanza di sospensione della sua esecutività, presentandosi la predetta decisione errata e ingiusta”. Sulla delibera della giunta è intervenuto il candidato al consiglio comunale di Sel ed uno dei ricorrenti al Tar, Giuseppe Pisano, secondo il quale “nonostante la sentenza del Tar, che ha ripristinato la legalità, in un territorio che ha bisogno di chiarezza, incredibilmente continuano ad essere adottati atti illegali e illeciti e illegittimi da soggetti ed organi che, a seguito della detta sentenza, sono giuridicamente inesistenti e decaduti. Ed infatti, dopo che il Tar ha dichiarato la decadenza di Abramo e della sua Giunta, la Giunta, che già non esisteva più, essendo la sentenza immediatamente esecutiva, si è riunita ed ha adottato la delibera N. 482/2012 visibile sul sito del Comune di Catanzaro, con cui, sentite e tremate, è stato dato incarico agli avvocati Scoca e Iannello, con contestuale impegno di spesa, a carico della collettività, per proporre appello al Consiglio di Stato”. “Non può – conclude Pisano – non vedersi in tale atto deliberativo, adottato da un organo che non esiste più e da soggetti che non sono più assessori, un evidente e chiaro abuso con evidente profili penali oltre che con nette connessione sotto il profilo del danno erariale”.