Catanzaro, il Coisp consegna le borse di studio dedicate ai coniugi Aversa
redazione | Il 23, Gen 2012
Assegnati 26 riconoscimenti del valore di 135 euro
di ANTONIETTA BRUNO
Catanzaro, il Coisp consegna le borse di studio dedicate ai coniugi Aversa
Assegnati 26 riconoscimenti del valore di 135 euro
di Antonietta Bruno
Il sacrificio del sovrintendente capo della polizia di Stato di Lamezia Terme Salvatore Aversa e della moglie Lucia Precenzano, non sarà dimenticato né dalla comunità che ogni anno partecipa in massa alla ricorrenza della loro morte; né da chi li ha conosciuti e ora, neppure dai giovani studenti, figli promettenti di dipendenti delle forze di polizia, che impareranno ad apprendere quanto successo quel tragico 4 gennaio del 1992, attraverso l’assegnazione di 26 borse di studio. Un riconoscimento dal valore si 135 euro cadauno, che la segreteria provinciale del Coisp di Catanzaro (Coordinamento per l’indipendenza sindacale delle forze di polizia), ha inteso consegnare ai ragazzi ritenuti maggiormente meritevoli, a margine di una importante iniziativa conclusasi presso la sala Napolitano del Palazzo di città e apertasi con la commemorazione della coppia nel luogo del duplice omicidio. Una corona di alloro e stata infatti depositata ai piedi del portone d’ingresso dell’abitazione della famiglia Aversa, alla presenza delle massime autorità militari, civili e politici.
Tra i presenti, oltre ai figli Walter, Paolo e Giulia Aversa, anche il prefetto di Catanzaro Antonio Reppucci, il questore del capoluogo di regione Vincenzo Roca; il sindaco di Lamezia Terme Gianni Speranza; consiglieri e assessori comunali, provinciali e regionali, il vicepresidente della Commissione Parlamentare Antimafia senatore Luigi De Sena; i parlamentari Tassone, Bocchino, Lo Moro, Napoli e Di Biagio; il capogabinetto della questura di Catanzaro e allora capo del commissariato lametino Nicola Miriello; la dottoressa Pinto della prefettura di Catanzaro intervenuta in nome e per conto del prefetto Antonio Reppucci; il segretario generale Coisp Franco Maccari e il segretario regionale aggiunto del Coordinamento Vincenzo Albanese.
Numerose le attestazioni di solidarietà alla famiglia Aversa, ma ancora di più le dichiarazioni di stima verso quel servitore dello Stato che ha pagato con la propria vita e quella della moglie, il rigore morale di una professione così importante. Una missione, quelle delle forze di polizia, ricordata e sottolineata nei vari ed incisivi contributi che hanno arricchito la giornata di festa. Lavori, incarichi e sacrifici che ha ricordato il primo cittadino Gianni Speranza che ha voluto ospitare l’iniziativa all’interno della sala Napolitano. Quella inaugurata nel giorno della visita a Lamezia del capo dello Stato, e che oltre ad avere un suo significato sociale, vuole rappresentare per la città un luogo simbolo di legalità. Nel suo intervento, Gianni Speranza ha parlato di battaglie per la giustizia, ma anche di una forte preoccupazione per quel cammino necessario, ma spesso arduo, di lotta alla criminalità. Poi il ringraziamento di Speranza ai figli del sovrintendente Aversa, Walter, Paolo e Giulia per essere rimasti nella loro città natale e avere scelto di vivere, lavorare e crescere i propri figli in una terra che quel tragico 4 gennaio del ’92 ha drasticamente cambiato la loro vita.
Pagine di dolore di “eroi senza volto” e killer fuori dalle patrie galere a vent’anni di distanza, ripercorsi dal questore Roca che portando i saluti del prefetto Antonio Manganelli, ha parlato di “orgoglio nazionale” ed esortato i giovani a “sapere essere prima ancora di apprendere il sapere”. Dell’assessore Roberto Costanzo in rappresentanza dell’Ente provinciale e del presidente Wanda Ferro impegnata in un Consiglio provinciale aperto alle cinque province calabresi, e che ha parlato di “indignazione per molti ragazzi che ancora oggi ignorano un fatto di sangue così grave e si chiedono chi mai sono stati il sovrintendente capo Aversa e sua moglie Lucia”. Il consigliere comunale Francesco Grandinetti che ha parlato della Lamezia dei sequestri di quarant’anni fa e della presenza di “quell’omone che lo scrutava da lontano e che il padre definì un ‘angelo custode'”. L’allora magistrato, già sindaco di Lamezia e oggi parlamentare Doris Lo Moro che ha sottolineato la necessità per la città di Lamezia e della Calabria tutta a “non avere eroi da ricordare ma cittadini che si svegliano e denunciano soprusi ed estorsioni. Il senatore De Sena che si è a lungo soffermato sulla necessità che politica, forze dell’ordine, gente comune, chiese, scuole e associazioni lavorino di pari passo per combattere l’illegalità sotto ogni forma essa si presenti. Il vicepresidente dell’Udc Mario Tassone che ha parlato alla nutrita platea lametina ella presenza imperante di una criminalità organizzata e di una criminalità celata da un’ala di perbenismo, e che risulta essere ancora più forte e pericolosa della prima. Di Italo Bocchino, unico parlamentare tra i presenti non eletto in Calabria, ma che ha comunque voluto dare il suo contributo alla manifestazione per ricordare un uomo dello Stato che ha perso la vita non nello svolgimento del suo lavoro, bensì in un momento della sua vita privata. Un colpo durissimo che ha voluto colpire lo Stato quanto l’unità di una famiglia e di un’intera comunità che credeva nella giustizia e nella presenza di uno Stato forte ma messo a dura prova per il verificarsi continuo di fatti criminosi e di sangue che portò la città di Lamezia ad essere militarizzata.
A chiudere i lavori, intervallati dalle note dell’arpa di Paola Testa che ha arpeggiato l’Inno di Mameli, il segretario generale Coisp Franco Maccari che ha provveduto, assieme agli altri componenti del Coordinamento per l’indipendenza sindacale delle forze di polizia, alla consegna delle ventisei borse di studio andate, rispettivamente a: Lillo Giuseppe Odoardi; Carmelo Manuel; Federica Mancuso; Syria Conidi; Chiara Lia; Vittorio Loprete; Guglielmo Sità; Gianmarco Mellace; Vincenzo Perri; Sashi Russolillo; Serena Borza; Anna Marinaro; Antonio Passante; Irene Rotundo; Emma Cacia; Salvatore Perri; Fausto Marziano; Revel Lento; Alessio Vittorio Mercuri; Giuseppe Albanese; Luca Nosdeo; Damiano Pane; Luna Isabella; Alessandra Torchia; Rosi Marilena Gualtieri e Davide Vecchi.
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