Catanzaro, la Chiesa e lItalia nel diario di Mons. Mazzocca (1897-1930), è il titolo del nuovo volume di Mons. Antonio Cantisani
redazione | Il 07, Feb 2011
Presentazione programmata per il 18 febbraio nella Biblioteca comunale NUOVO LIBRO DI MONS. ANTONIO CANTISANI, EDITO DA URSINI
Catanzaro, la Chiesa e lItalia nel diario di Mons. Mazzocca (1897-1930), è il titolo del nuovo volume di Mons. Antonio Cantisani
Presentazione programmata per il 18 febbraio nella Biblioteca comunale NUOVO LIBRO DI MONS. ANTONIO CANTISANI, EDITO DA URSINI
CATANZARO – Catanzaro, la Chiesa e lItalia nel diario di Mons. Mazzocca (1897-1930), è il titolo del nuovo volume di Mons. Antonio Cantisani, arcivescovo emerito di Catanzaro-Squillace, che sarà presentato venerdì 18 febbraio, alle ore 17,30, nella Sala della Biblioteca Comunale. Alla presentazione, a cura dellAssociazione Culturale Accademia dei Bronzi, della casa editrice Ursini, che ha pubblicato il libro, e della Biblioteca Comunale Filippo De Nobili, interverranno G. Battista Scalise e Mario Casaburi. Porgeranno i saluti don Massimo Cardamone, Maria Teresa Stranieri e Antonio Benefico. Concluderà S.E. Mons. Antonio Ciliberti, arcivescovo della città. Il libro racchiude trentanni di storia catanzarese, ma non solo, raccontati, spesso con dovizia di particolari, da mons. Domenico Mazzocca (parroco del Carmine dal 1897 al 1908 e poi di S. Teresa (Osservanza) fino al 1935, anno della sua morte) in un vero e proprio diario dal titolo Liber parochialis che mons. Cantisani ha scoperto tempo addietro nellarchivio della Parrocchia del Carmine. E – dice mons. Cantisani – un documento di particolare importanza perché il parroco aveva annotato, con una grafia quanto mai chiara, non solo avvenimenti riguardanti la sua persona e la vita delle sue comunità parrocchiali, ma anche molti avvenimenti riguardanti la città di Catanzaro, la Chiesa e lItalia. Ho così subito pensato che il Liber parochialis poteva diventare una fonte preziosa per chiunque è convinto che nella storia e forse anche nella cronaca si possa trovare tanta luce per vivere più autenticamente loggi. Nel suo diario, mons. Mazzocca non ha, come suol dirsi, peli sulla lingua e non ci pensa due volte a definire poco reverendo un prete, canaglia un avvocato e doppiogiochista un sindaco massone che faceva credere di votare per Giolitti e poi votava socialista. Parla di grandi avvenimenti della storia, ma nello stesso tempo riferisce dettagli davvero secondari: ci dice perfino il numero della tomba ove era stato sepolto suo padre, la tonalità delle campane che aveva installato nella chiesa parrocchiale dellOsservanza e i premi che dava ai ragazzi che risultavano vincitori nella gara di catechismo. Ma ciò che più colpisce è la cura con cui ci dice come certi documenti sono collocati nellarchivio parrocchiale. Ed è proprio per questo che il Mazzocca può esser considerato un testo davvero importante e credibile.