L’assemblea dei sindaci della Provincia di
Catanzaro ha il suo regolamento per il funzionamento dell’importante
organismo della nuova Area Vasta. L’atto formale destinato a
disciplinare uno dei tre fondamentali organi di direzione politica
previsti nello Statuto del nuovo intermedio (votato all’unanimità lo
scorso anno) è stato approvato questa mattina all’unanimità dei presenti
(46 i Comuni rappresentati) con la sola astensione dei Comuni di
Centrache e Montauro. L’assemblea dei sindaci, convocata e guidata dal
presidente della Provincia Enzo Bruno, prima dell’esame della bozza di
regolamento per il funzionamento dell’assemblea, ha ascoltato il vice
presidente della Giunta Regionale, prof. Antonio Viscomi, che ha
informato i presenti in merito alla proposta di legge regionale
n.28/10, di cui si sta occupando la prima commissione consiliare
regionale ed avente ad oggetto “Disposizioni di riordino delle funzioni
amministrative regionali, di Area vasta e città metropolitane, in
attuazione della legge 56/2014”.
LA RELAZIONE DEL PRESIDENTE ENZO BRUNO
“La legge Delrio, di riforma del sistema delle autonomie locali, ha
imposto un radicale stravolgimento dell’intero assetto degli enti
provinciali ridefinendone la fisionomia in termini di Area vasta – ha
esordito il presidente Bruno -. L’immediata approvazione del nuovo
Statuto dell’Ente, che nei suoi primi articoli stabilisce
l’identificazione dell’Area Vasta con gli 80 Comuni già ricadenti nel
territorio della vecchia provincia, fermo restando che la legge
regionale in itinere potrebbe prevedere un ampliamento di tale area) ha
costituito la prima significativa tappa di una delicata transazione resa
continuamente complessa dalla legislazione successiva. La Provincia di
Catanzaro – evidenzia Bruno – ha sempre e comunque recepito con
prontezza le linee guida imposte dalla vigente normativa, con
l’obiettivo di portare a compimento in tempi brevi il passaggio da
Provincia ad Area Vasta, anche attraverso il coinvolgimento costante di
tutti gli attori, comprese le organizzazioni sindacali. Così oggi, la
Provincia di Catanzaro può ritenersi molto avanti nel processo di
globale riassetto dell’Ente intermedio, pronta ad avere un dialogo
strutturato con la Regione e con il bacino d’utenza dei Comuni. Si
avvierà quindi un processo di riforma caratterizzato da una nuova forma
di regionalismo”.
VERSO UN NUOVO REGIONALISMO
Il presidente Bruno, infatti, ha ricordato che alla luce delle nuove
disposizioni del legislatore, le Regioni dovranno occuparsi delle
competenze sancite dalla Costituzione, più specificatamente controllo,
legislazione e programmazione, mentre all’Area Vasta e ai Comuni
spetteranno compiti di gestione. “Si avvierà quindi un processo di
riforma – dice ancora Bruno – caratterizzato da una nuova forma di
regionalismo”. La prima fase del processo risulta ormai compiuta: con
deliberazione unanime dell’assemblea dei sindaci del 28 aprile 2015 è
stato approvato il nuovo Statuto dell’Ente; con deliberazione del
presidente n.188 del luglio 2015, è stato individuato il personale per
lo svolgimento delle funzioni fondamentali della Provincia e
successivamente – con deliberazione del presidente n.318 del 21 dicembre
2015 – è stata ridisegnata la nuova macrostruttura dell’Ente con una
globale rideterminazione dei Settori e dei servizi. Nel nuovo assetto
organizzativo è stato anche previsto un servizio di assistenza
amministrativa ai Comuni proprio allo scopo di agevolare il passaggio
dalla vecchia Provincia al Nuovo Ente di Area Vasta, ponendo le basi
concrete per il rafforzamento e la valorizzazione delle funzioni di
supporto e assistenza al Comuni (attraverso, esempio, la Stazione unica
appaltante dell’Area vasta. E’ già stato avviato l’iter per l’effettiva,
globale attuazione delle funzioni fondamentali previste dalla legge
56/2014, tra cui anche la gestione del ciclo dei rifiuti, i trasporti,
la logistica, la rete dell’istruzione e della cultura, la programmazione
urbanistica. Il regolamento dell’assemblea dei sindaci, previsto
dall’articolo 28 comma 6 dello Statuto della Provincia, porta a
compimento la seconda parte di riorganizzazione dell’Ente. “I servizi
pubblici locali devono essere affidati agli enti di Area vasta quali
enti di coordinamento dei Comuni nella gestione del servizio sul
territorio con notevoli risparmi sui costi di gestione del servizio a
vantaggio dei cittadini evitando duplicazione o istituzioni di enti
inutili – afferma ancora il presidente -. a partire dall’Ato che deve
occuparsi della gestione dei rifiuti urbani. Il regolamento
dell’assemblea dei sindaci, previsto dall’articolo 28 comma 6 dello
Statuto della Provincia, quindi, porta a compimento la seconda parte di
riorganizzazione dell’Ente”.
L’INFORMATIVA DEL VICE PRESIDENTE DELLA REGIONE, VISCOMI
“La sfida che abbiamo davanti è quella di costruire la Regione che
verrà, quella che guarda ai prossimi vent’anni e non nel breve periodo
elettorale – ha detto il vice presidente della Giunta regionale, Antonio
Viscomi -. La nuova geografia amministrativa non dipende solo
dall’applicazione della norma ma da come si decide insieme di costruire
il sistema degli Enti locali”. Viscomi si è detto “felice di avere la
possibilità di parlare ai sindaci dell’Area centrale della Calabria,
perché abbiamo l’opportunità di ragionare insieme e prendere in mano la
situazione, altrimenti altri ragioneranno al nostro posto. Soprattutto
guardando alla necessità di sistemare una realtà insostenibile: gestire
409 comuni di cui la maggior parte sotto i duemila abitanti. In questa
prospettiva e all’interno di questa riflessione c’è tutto uno spazio
aperto che ruota attorno alle Aree Vaste, un progetto collettivo da
costruire tenendo conto che nel futuro il concetto di comunità locale
non coinciderà più con quello di amministrazione locale ”. L’invito,
all’insegna della “leale collaborazione istituzionale”, quindi, è quello
di ragionare sulla realizzazione di Unioni e Fusioni di comune, si
mettere in piedi un sistema amministrativo che parte dai sindaci. E
l’approvazione del regolamento dell’assemblea dei sindaci, la struttura
formale del funzionamento dell’Area Vasta, è un primo passo per
affrontare la sfida della costruzione del futuro della regione”.
Al dibattito hanno portato il proprio contributo il vice presidente
Marziale Battaglia, il consigliere provinciale Emilio Verrengia, il
sindaco di Centrache Fernando Sinopoli, di San Pietro a Maida Pietro
Putame, di Pentone Michele Merante e di Stalettì, Concetta Stanizzi.
Rinviata alla prossima riunione dell’assemblea dei sindaci la nomina
della commissione di garanzia che secondo il comma 3 dell’articolo 29
deve essere composta da quattro sindaci e un consigliere provinciale:
sarà la prima commissione, presieduta da Davide Zicchinella, a
coinvolgere i rappresentanti degli 80 Comuni per individuare al più
presto una proposta largamente condivisa.