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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 31 OTTOBRE 2024

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Catanzaro, svaniti 200 mila euro per la cultura Slc e Cgil Cz: "Persa l'ennesima occasione"

Catanzaro, svaniti 200 mila euro per la cultura Slc e Cgil Cz: "Persa l'ennesima occasione"
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«Non possiamo nascondere tutta la nostra amarezza mista a delusione dopo aver appreso la notizia secondo la quale, il Comune di Catanzaro, avrebbe perso centinaia di migliaia di euro di fondi da investire sulla creazione di un Museo di Strumenti musicali e una grande Mediateca con annessa scuola e laboratorio di musica». Lo sconcerto viene dalle segreterie di Slc Cgil Catanzaro e Cgil Catanzaro. «In questo momento – continuano – non ci interessa stabilire di chi siano le colpe. Ma all’alba di una nuova tornata elettorale non vogliamo cadere in facili strumentalizzazioni. Quello che conta è che il bene di questa città debba essere sempre anteposto a rivalità politiche e dissapori personali. È quanto meno strano che diverse forze politiche stiano sollevando il caso solo adesso, mentre avrebbero potuto e dovuto esercitare il loro ruolo ben prima che il danno diventasse irreversibile. Viene dunque da chiedersi se può, una città in difficoltà come la nostra, rinunciare a opportunità come questa? È ammissibile che si gettino alle ortiche occasioni di rilancio della produzione culturale a causa di una mancata deliberazione di un consiglio comunale mai convocato?». «Chi, nei prossimi anni, sarà chiamato a governare la città – continuano ancora dovrà porre la giusta attenzione su un serio rilancio della produzione culturale. Bisogna investire concretamente sul settore cultura attraverso un programma serio e di largo respiro che possa, al tempo stesso, essere volano per una ripresa anche economica attraverso la creazione di opportunità lavorative in un settore in cui di fatto non esistono addetti alla cultura. Quello che serve – concludono- non sono le leggi speciali invocate da qualcuno ma semmai una “classe politica speciale” che possa ridare ossigeno e dignità a una città che da troppi anni sembra aver abdicato a quel ruolo di protagonista che gli compete in qualità di capoluogo di Regione».