Catanzaro torna alle urne, domenica e lunedì si elegge il nuovo sindaco
redazione | Il 18, Gen 2013
Al voto dopo che il Tar Calabria sancì le irregolarità nella tornata della scorsa primavera, determinando un supplemento elettorale per alcuni quartieri del capoluogo. La sfida è tra il sindaco Abramo, eletto a maggio scorso e Salvatore Scalzo, che denunciò i brogli
Catanzaro torna alle urne, domenica e lunedì si elegge il nuovo sindaco
Al voto dopo che il Tar Calabria sancì le irregolarità nella tornata della scorsa primavera, determinando un supplemento elettorale per alcuni quartieri del capoluogo. La sfida è tra il sindaco Abramo, eletto a maggio scorso e Salvatore Scalzo, che denunciò i brogli
CATANZARO – A Catanzaro, domenica e lunedì si tornerà alle urne per le comunali, a distanza di otto mesi della tornata delle amministrative di maggio, culminate con l’elezione a sindaco di Sergio Abramo del Pdl. In otto sezioni si deciderà il futuro della città, dopo che il Tar – il 22 novembre scorso – ha annullato il voto parzialmente, accogliendo il ricorso presentato a maggio dal candidato a sindaco del centrosinistra, Salvatore Scalzo, in cui si denunciavano brogli e anomalie nelle operazioni elettorali.
E così, dopo una mini campagna elettorale durata neanche due mesi – e nel mezzo vacanze natalizie, primarie e preparazione delle elezioni politiche – nel capoluogo di regione 6.200 elettori dovranno decidere chi sarà il prossimo sindaco di una città, reduce nel 2011 dalle dimissioni anticipate di Michele Traversa (Pdl). La sfida, a questo punto, è polarizzata fra il candidato del centrodestra, Sergio Abramo – già sindaco per due legislature dal 1997 al 2005, imprenditore e presidente della Sorical – contro il volto del Partito democratico, Salvatore Scalzo, il quale per strappare consensi due giorni fa ha portato nei rioni in cui si vota il segretario nazionale, Pierluigi Bersani. Diversi gli scenari che si possono aprire con il voto di domenica e lunedì. Lo spoglio ha sancito la vittoria di un soffio di Abramo, che con il 50.22% – pari a 28.802 voti – conquistò la fascia tricolore superando di soli 129 voti la soglia del primo turno e con uno scarto di quasi 4.500 voti su Scalzo, il quale si fermò alla soglia del 42.43% (24336 voti). Nell’aula del Consiglio, invece, entrarono 20 consiglieri di maggioranza e 12 di opposizione. Da chiarire che si voterà per il sindaco e per i candidati a consigliere, per cui potrebbero cambiare non solo la leadership di palazzo De Nobili ma anche le facce dei consiglieri. I voti che saranno espressi nelle otto sezioni, poi, andranno a confluire nei risultati originari.
Tre gli approdi possibili del mini test elettorale: può essere confermato il risultato di maggio, e quindi Abramo rimane sindaco di Catanzaro. Seconda ipotesi: Abramo non supera più la soglia del primo turno e, quindi, si andrà al ballottaggio. C’è, infine, una terza e più remota ipotesi e cioé che vinca Scalzo, sebbene perché ciò accada praticamente tutti gli elettori delle otto sezioni dovrebbero votare il candidato del centrosinistra. C’è poi un’altra analisi che va fatta e riguarda la composizione del consiglio. In base ai calcoli che sono stati fatti dal Pdl, qualunque sia il risultato delle otto sezioni, il centrodestra conserverebbe la maggioranza dell’aula.