Catanzaro, domani Twink al Museo Del Rock di Piergiorgio Caruso Twink sarà accompagnato dal cantante e chitarrista gioiese Emilio Sorridente, produttore del concerto
GIOIA TAURO – Autentico eroe della controcultura e dell’underground londinese, John Alder – detto Twink – sarà al Museo Del Rock di Piergiorgio Caruso a Catanzaro il 16 febbraio. Una carriera da cantante, batterista e polistrumentista, mimo, attore e protagonista assoluto del rock oscuro e trasversale degli anni ‘60 e ‘70 assieme a nomi come Pink Floyd, Soft Machine, Jimi Hendrix, The Who, per citarne alcuni. Grande amico di Syd Barrett (voce e chitarra, fondatore e anima dei Pink Floyd), intraprese con lui una nuova avventura musicale nel 72 a Cambridge, assieme a Jack Monck al basso: gli Stars, ultimo atto della carriera folgorante di Barrett.
Ogni disco di Twink oggi è considerato da critici e storici un oggetto di culto a livello collezionistico, artistico e musicale. Prima degli Stars, nel ‘68, Twink entra nei Tomorrow, autori dello splendido omonimo album a cui ha partecipato il futuro chitarrista degli Yes, Steve Howe. Importante inoltre il suo contributo nell’album pionieristico e simbolo psichedelico della seconda parte della carriera dei Pretty Things, ‘ S. F. Sorrow’, prima rock-opera in forma di concept album. Agli albori degli anni settanta Twink è protagonista con i Pink Fairies nel loro epocale primo lp ‘Never Never Land’ del ’71, dopo il suo progetto solista del ‘70 ‘Think Pink’, un altro “masterpiece” prodotto da Mick Farren. Twink pubblica successivamente altri lavori rimanendo ad oggi sempre attivo nel segno della psichedelia.
Ad organizzare e coordinare la serata sarà Mary Cosco, appassionata di rock e cultrice del verbo Floyd-Barrett. Twink sarà accompagnato dal cantante e chitarrista gioiese Emilio Sorridente, produttore del concert
o, di estrazione rock psichedelica e già collaboratore di Roberto Ciotti e altre personalità nell’ambito del blues e del rock. Il suo ultimo album in vinile quasi tutto strumentale “From The Shell”, edito da RNC Music/Self, ha vinto il Best Vinyl Award 2016 per la miglior copertina in vinile in Italia e vanta la collaborazione di Andy Jackson, sound engineer dei Pink Floyd per la masterizzazione del pezzo di chiusura ‘Love will find you, canzone scritta a quattro mani con Michael Orzek. Dunque un evento straordinario e di alto livello storico-culturale-musicale per un Museo del Rock sempre più sorprendente.