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TAURIANOVA (RC), VENERDì 27 DICEMBRE 2024

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C’è un gran marasma… forza Renzi, sindaco di Firenze

C’è un gran marasma… forza Renzi, sindaco di Firenze

| Il 06, Apr 2013

“Chi ha votato Grillo ha voluto chiaramente dire che l’Italia non ne può più, perché, ripeto, c’era un governo, poi un governo tecnico, poi i dieci saggi. Ma quanta gente bisogna pagare per non avere il governo?”

di MIRELLA MARIA MICHIENZI

C’è un gran marasma… forza Renzi, sindaco di Firenze

“Chi ha votato Grillo ha voluto chiaramente dire che l’Italia non ne può più, perché, ripeto, c’era un governo, poi un governo tecnico, poi i dieci saggi. Ma quanta gente bisogna pagare per non avere il governo?”

 

di Mirella Maria Michienzi

 

“Ahi serva Italia, di dolore ostello,
nave senza nocchiere in gran tempesta,
non donna di provincie, ma bordello!”
(Dante Alighieri, canto VI del Purgatorio vv.76-78)

 

Gentile Direttore,
i seminari – per me indimenticabili – del Prof. Di Pino, un fiorentino che insegnava all’Università di Messina, erano sempre incentrati sull’universalità – nel tempo e nello spazio – della poesia dantesca.
In effetti negli anni, davanti a vari avvenimenti, ho sempre avuto modo di ripensare ai versi di Dante, perché in una terzina riescono a descrivere molto bene situazioni profonde e attuali. Il sottotitolo del presente articolo ne è la prova. Quale modo migliore ci sarebbe potuto essere per puntualizzare la situazione politica, o per meglio dire il caos, in cui ci troviamo?
Da un anno e mezzo il governo di Berlusconi si è dimesso, perché la controparte ha saputo fare solo ostruzionismo. E’ subentrato un governo tecnico (che ci costa ulteriormente 25mila euro al mese per ministro) il cui presidente è Monti (il grande perdente delle ultime elezioni politiche) che è stato anche impropriamente nominato senatore a vita…e, quindi, con un corrispettivo di ancora altri 25mila euro.
Mesi fa anche il governo tecnico si è dimesso e le elezioni hanno portato ad una situazione di parità fra tre gruppi. E’ impossibile formare un governo, soprattutto perché c’è chi ha l’arroganza, per pochi voti in più, di credersi “il vincitore”.
Allora Napolitano (e qui abbiamo raggiunto l’apice del “teatrino”) nomina 10 Saggi che ancora non mi è riuscito capire cosa dovranno fare e soprattutto se a titolo gratuito, poiché non facciamo altro che pagare persone che si dimettono, che non riescono a governare ma sanno soltanto tassare. E su quest’ultimo punto è inutile che prosegua…siamo tutti bene edotti.
Finalmente Renzi si stacca dal coro ed esprime il proprio parere libero e obiettivo.
“Caro Renzi, sindaco della mia città avrei voluto scriverti all’indomani delle primarie quando ti sei dichiarato sconfitto. Avrei voluto dirti: Sconfitto tu? Ma non ti accorgi che sei tu il vincitore, perché, pur non avendo mai fatto parte del Parlamento e pur essendo conosciuto principalmente nell’ambito fiorentino, sei riuscito ad avere il 40% dei consensi. Ma tu con modestia (o con un bel colpo intelligente di coda) ti sei tirato indietro facendo un gran bel discorso, perché scevro di offese o ingiurie cui sono ormai usi i politici.
Sempre con modestia ti sei dichiarato disponibile ad appoggiare Bersani e hai fatto ancora un altro passo indietro non presentandoti alle consultazioni politiche. Ti ho visto entrare in un locale di Roma mentre Bersani, felice per non avere la tua concorrenza, ti batteva la mano sulle spalle come dire “Bravo, ragazzo!”.
In cuor mio ti ho visto come il cinese che si siede sulla riva del fiume ad aspettare…e, in effetti, è stato così, perché fortunatamente a tutto c’è un limite. Finanche la pazienza ce l’ha…in quanto è incalzata dall’obiettività.
Ed infine hai detto la tua chiaramente, com’è giusto che sia. Hai fatto capire a Bersani, e al di lui seguito, che a furia di rincorrere Grillo si è coperto di ridicolo; soprattutto gli hai fatto capire che per una manciata di voti non ha vinto un bel nulla. Il suo elettorato è pari a quello di Berlusconi. Non si può fare un governo soltanto con dieci parlamentari in più (sempre che si trovino e che nel tempo durino); “numeri” così acquisiti sono molto pericolosi. Ho detto numeri e non persone, perché di tali si tratta, che avranno come principale scopo il ricatto e non il bene dell’Italia. Esempio di un governo debole, privo di valori e, quindi, di fondamenta. Eppure la disperata ricerca di essi è stato il leitmotiv di quest’ultimi 40 giorni.
Bravo, Renzi ad averlo chiarito e spero che tu potrai realizzare questa grande coalizione in cui PD e PDL lavoreranno gomito a gomito e qui sarà il bello, qui si parrà tua nobilitate.
La politica si fa non offendendo gli avversari né depennando le loro idee a priori. La vera politica si fa osservando la controparte e cercando eventualmente di migliorare le sue proposte. Un lavoro serio si fa facendo proposte su proposte, non tassazioni su tassazioni; cercando di risolvere i molti problemi e non creandone di nuovi. Solo così si fa politica, solo così ci si può far conoscere e farci eventualmente apprezzare dagli italiani tutti.
Caro Renzi, ti auguro buona fortuna ma ricordati di realizzare un sogno che non è il tuo soltanto ma è quello di tutti gli italiani!
Da’ un bel taglio agli sperperi, alle ruberie, ai soprusi, ai cumuli di lavoro per lo stesso periodo, alle assurdità come quella dei finanziamenti non solo ai partiti ma anche agli ex partiti! Riporta la democrazia che giace sotto le ingiustizie sociali, basti pensare che l’italiano comune deve avere 40 anni di contributi mentre La Casta fa un testo a sé. La prova evidente è che proprio in questi giorni ben 600 parlamentari non eletti riceveranno con rapida solerzia buonuscite d’oro…e certamente non per 40 anni di contributi…mentre i numerosi creditori dello Stato attendono invano da anni”.
Insomma chi ha votato Grillo ha voluto chiaramente dire che l’Italia non ne può più, perché, ripeto, c’era un governo, poi un governo tecnico, poi i dieci saggi. Ma quanta gente bisogna pagare per non avere il governo?