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Cementificio Italcementi di Vibo Marina: mobilità per 82 dipendenti

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L’assessore regionale Caridi chiede a Confindustria vibonese di farsi promotore dell’avvio di un tavolo di discussione, unitamente all’azienda ed alle forze sociali, per ricercare possibili soluzioni che possano scongiurare la perdita del posto di lavoro per i dipendenti coinvolti. Censore: “Lunedì se ne discuterà in Consiglio regionale”

Cementificio Italcementi di Vibo Marina: mobilità per 82 dipendenti

L’assessore regionale Caridi chiede a Confindustria vibonese di farsi promotore dell’avvio di un tavolo di discussione, unitamente all’azienda ed alle forze sociali, per ricercare possibili soluzioni che possano scongiurare la perdita del posto di lavoro per i dipendenti coinvolti. Censore: “Lunedì se ne discuterà in Consiglio regionale”

 

 

L’Assessore Regionale alle Attività Produttive Antonio Caridi esprime forte preoccupazione per la grave situazione di crisi venutasi a creare al Cementificio Italcementi di Vibo Marina.

Nella giornata di ieri, infatti, è stata consegnata la lettera per l’avvio della mobilità per 82 unità lavorative.

I rappresentanti dell’azienda hanno incontrato le rappresentanze sindacali dei lavoratori e formalizzato l’apertura della procedura di messa in mobilità.

Un fatto che crea non poco allarme tra i lavoratori interessati al provvedimento, che coinvolge un numero rilevante di famiglie poste di fronte ad una circostanza traumatica come la messa in mobilità.

Secondo l’Assessore Caridi non si può restare indifferenti rispetto a questi avvenimenti che hanno un forte impatto sociale, soprattutto in un momento di particolare crisi che investe l’intero sistema economico e produttivo calabrese.

Per queste ragioni l’Assessore Caridi chiede a Confindustria di Vibo Valentia di farsi promotore dell’avvio di un tavolo di discussione, unitamente all’azienda ed alle forze sociali, per ricercare possibili soluzioni che possano scongiurare la perdita del posto di lavoro per i dipendenti coinvolti.

In questo senso il Dipartimento Attività Produttive e lo stesso Assessore manifestano piena disponibilità a partecipare alle iniziative che saranno avviate in direzione di un confronto aperto quanto serrato che consenta ad Italcementi di riprendere l’attività salvaguardando nel contempo i livelli occupazionali anche per restituire serenità ai lavoratori ed alle loro famiglie.

CENSORE, LUNEDI’ ODG IN CONSIGLIO REGIONE

Il consigliere regionale del Pd Bruno Censore ha partecipato stamattina all’iniziativa promossa dai lavoratori dell’Italcementi di Vibo Marina per protestare contro la decisione della società di chiudere definitivamente lo stabilimento vibonese. “Condivido – ha detto Censore – le preoccupazioni degli 82 lavoratori dell’Italcementi messi in mobilità. Sono preoccupazioni fondate che non lasciano margini ad interpretazioni e che si pongono in maniera più dura rispetto alle prime voci che parlavano di un ridimensionamento dell’impianto. Oggi, purtroppo, siamo costretti a subire le decisioni scandite nella lapidaria nota diffusa dalla sede centrale della società che cancella, di fatto, il rapporto di lavoro con i dipendenti ed annulla il legame con il territorio di Vibo che per decenni ha offerto professionalità, logistica ed un mercato per la commercializzazione dei suoi prodotti. Il livello di disappunto non può che essere elevato specie in un momento in cui il territorio vibonese soffre, più di altri, per la mancanza di prospettive occupazionali. La chiusura del cementificio di Vibo Marina rappresenterebbe una sciagura economica non solo per il vibonese, ma per tutta la Calabria che così rimarrebbe sempre più marginale nello scenario produttivo del sistema Paese. Ciò che fa più male è che l’azienda si è assunta il carico di decidere unilateralmente sul destino delle decine di lavoratori e sulle sorti di quest’impianto”. “A questo punto – ha aggiunto il consigliere regionale – ritengo improrogabile la costituzione di una tavolo di crisi presso il Ministero dello Sviluppo economico e delle Attività produttive che porti all’individuazione di nuovi obiettivi utili al rafforzamento dell’idea che è necessario mantenere i posti di lavoro ed aumentare la capacità produttiva dello stabilimento delle Marinate, così come è stato fatte per altre aree di crisi della Calabria. Insieme al collega Ottavio Gaetano Bruni abbiamo già sottoposto al Consiglio regionale l’approvazione di un ordine del giorno per impegnare, fin dalle prossime ore, il Presidente della Giunta e tutto il Governo regionale alla costituzione di un tavolo di crisi intorno al quale trovino posto i vertici dell’azienda e le parti sociali e che abbia come immediata conseguenza il mantenimento del livello occupazionale insieme a nuove prospettive produttive di un’azienda che è storicamente legata a doppio filo con il territorio vibonese”. “Proporremo – ha concluso Censore – un’approfondita discussione nel Consiglio regionale di lunedì 11 giugno dove chiederemo maggiore decisionismo ed il coinvolgimento attivo di tutte le forze politiche in quanto c’é in gioco il futuro di decine di famiglie a cui bisogna garantire dignità sociale ed adeguata occupazione”.