Cettina Nicolosi sogna di cambiare Taurianova Comizio in piazza per la candidata sindaco della coalizione "Taurianova Libera". Non si attenua la polemica con Roy Biasi
di Carmelo Nicotera
TAURIANOVA – È cominciato con un minuto di silenzio in memoria di Salvatore Comandè l’appuntamento elettorale della coalizione “Taurianova Libera”. Sessanta secondi di assenza di suoni e rumori per riflettere sulla tragedia che ha gettato nello sconforto una città intera. Dopo gli intensi attimi di commozione, si è passati all’analisi della situazione politica cittadina. Dal palco di Piazza Italia, la taurianovese Giada Fazzalari, portavoce di Riccardo Nencini, Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha rinnovato l’appoggio alla candidata sindaco Cettina Nicolosi.
La giornalista ha subito indirizzato frasi al vetriolo nei confronti di Roy Biasi, candidato sindaco del centrodestra: «Biasi ha una dialettica importante, ma la città è stanca di cabarettisti, di falsi moralismi, di quella stessa dialettica». La polemica si è allargata quando si è entrati nel merito della vicenda “Fons Nova Vita Felix”, società di imbottigliamento di acqua minerale. Biasi, nel comizio delle 19, ha rivolto pesanti accuse a Totò Fazzalari, padre della ragazza, sul fallimento del progetto. Dura la replica di Giada Fazzalari: «I miei genitori mi hanno trasmesso valori importanti, la passione politica. Mio padre ha abbandonato Biasi per le bugie e le porcherie che ha fatto nella città di Taurianova. Sulla questione dell’acqua c’è un dato: è stato sperperato più di un milione di euro». All’ex sindaco di Taurianova, inoltre, viene contestato – secondo quanto affermato da Giada Fazzalari – un ulteriore indebitamento per le casse comunali: un mutuo da tre milioni di euro con la banca Opi che scadrà nel 2030. L’allora ex sindaco, però, non avendo rispettato il patto di stabilità, non ha potuto effettuare spese per servizi da destinare alla comunità.
Altro argomento tirato in ballo da Giada Fazzalari è la questione “Gio.Se.Ta.”, società di gestioni tributi costituita dai Comuni di Gioia Tauro, Seminara e Taurianova. Queste le parole del portavoce di Nencini sulla faccenda: «La Gio.Se.Ta., come dimostrano le carte, deve restituire un milione di euro al Comune di Taurianova. Tutto questo ricadrà sui contribuenti». Prima di passare il testimone a Cettina Nicolosi, ha voluto concludere così il suo intervento: «Taurianova ha il non invidiabile record di tre scioglimenti mafiosi. Fa male vedere da lontano il paese in difficoltà. Con la gestione Biasi, la città ha scialacquato fondi per più di dieci anni. È necessario puntare sul cambiamento e sulla libertà con la figura di Cettina Nicolosi. In bocca al lupo, Taurianova».
Una battagliera Cettina Nicolosi ha ringraziato la folla accorsa in piazza per seguire il suo comizio: «Siete voi la miglior risposta alle accuse di qualche extraterrestre». Sull’onda emotiva del discorso di Giada Fazzalari, la candidata sindaco di “Taurianova Libera” ha incentrato il suo intervento sulla necessità di restituire democrazia e libertà alla città, sulla voglia di perseguire interessi collettivi e non personali, sul concetto di moralità alla base del confronto con la popolazione: «Siamo liberi dai presidenti di turno, dalle prebende, non ci dobbiamo confrontare con la casta». Parafrasando Pirandello ha concluso la prima parte del suo discorso: «Non abbiamo bisogno di indossare maschere: noi abbiamo il nostro volto».
Scuola, cultura ed istruzione, nel programma di “Taurianova Libera”, saranno punti nevralgici per il rilancio della città, ferita dalla vecchia politica e dai danni del malaffare. La candidata sindaco ha respinto con veemenza alcune illazioni di Biasi: «La mia nomina al Conservatorio non è stata firmata da Scopelliti, ma dal Consiglio di Amministrazione. Successivamente è stata ratificata dal Ministero dell’Istruzione e della Ricerca». Clima disteso, invece, con Fabio Scionti, avversario politico della coalizione di centrosinistra, col quale – secondo quanto detto nel comizio pubblico – c’è la possibilità di un confronto e non è da considerarsi un nemico acclarato, a differenza di chi pratica la “bassa politica”. E giù un’altra stilettata a Biasi: «Non sono la “stampella” politica di nessuno. Lui, invece, è un rinnegato proprio della politica». Dure critiche rivolte anche alla Giunta Provinciale sull’affaire che ha riguardato l’Istituto “Gemelli Careri”, così sintetizzato dall’aspirante primo cittadino: «Uno scippo alla città di Taurianova».
La Nicolosi si è successivamente soffermata su altre criticità del paese che hanno indebolito i servizi da offrire alla collettività: smantellamento dell’ospedale, il progetto della “Casa della Salute” rimasto solo sulla carta, il poliambulatorio che non subisce manutenzione da più di 30 anni, i punti di primo intervento mai realizzati, il centro per minori disabili chiuso per cedimenti strutturali, un piano strutturale comunale adeguato per incrementare le casse comunali. Questa la strategia indicata dalla donna per risollevare Taurianova: «La città ha bisogno di un sindaco che risolva i problemi, che la liberi dal malaffare, dai mestieranti, dagli arrivisti. Scendiamo in piazza per combattere l’illegalità, per tutelare il diritto allo studio, per creare spazi nuovi e scuole innovative. Il futuro di Taurianova deve essere all’altezza della sua storia». Cettina Nicolosi va avanti nel segno e nel sogno del cambiamento.