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TAURIANOVA (RC), VENERDì 27 DICEMBRE 2024

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Ceuta, bimbo nascosto in valigia Tentava di raggiungere i genitori immigrati regolari

Ceuta, bimbo nascosto in valigia Tentava di raggiungere i genitori immigrati regolari
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L’immagine parla da sé: la figura di un bambino rannicchiato tra i vestiti in
una valigia. Sta girando sui giornali e sui media online di mezzo mondo ed è stata
immortalata alla dogana di Ceuta giovedì durante i consueti controlli a raggi X
ai quali vengono sottoposte le persone di passaggio.Otto anni, di origine subsahariane,
era stato nascosto da una giovane marocchina che inutilmente ha tentato di farlo
passare attraverso la frontiera della città autonoma spagnola. La 19enne ha spiegato
alle autorità che voleva portarlo dai suoi genitori.La giovane, il padre e la madre
del ragazzino sono stati arrestati dalla Guardia civil. Il bimbo, che sta bene, invece
è stato affidato, per il momento alle cure dei servizi sociali.La questione che
fa riflettere, sottolinea Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti
[1]” non sono solo i quotidiani drammi dell’immigrazione come quello accaduto nell’enclave
spagnola in Marocco, ma è il problema dei ricongiungimenti familiari, anche per
i figli minori, spesso in tenera età, che si trovano a migliaia di chilometri di
distanza dai propri genitori, che a causa delle lentezze burocratiche costringe a
compiere scelte azzardate e rischiose per la salute e l’incolumità dei più piccoli.Ecco
perchè urge uno snellimento delle procedure per i ricongiungimenti nei confronti
degli immigrati regolari, specie quando si tratta di bambini.