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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 28 NOVEMBRE 2024

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Cgil Calabria: “Il nuovo piano dei trasporti fermo al 1997” "Cinque priorità: porto di Gioia, trasporto pubblico locale, sistema aeroportuale, area dello Stretto e sistema viario. Questa legislatura non può fallire questi obiettivi"

Cgil Calabria: “Il nuovo piano dei trasporti fermo al 1997” "Cinque priorità: porto di Gioia, trasporto pubblico locale, sistema aeroportuale, area dello Stretto e sistema viario. Questa legislatura non può fallire questi obiettivi"
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Dopo la nomina del nuovo assessore regionale ai trasporti, De Gaetano, è necessario  affrontare  con la nuova Giunta da subito i problemi strutturali del settore, oltre alle tante emergenze presenti in Calabria. La Calabria ha un ritardo molto serio relativo alla razionalizzazione del sistema di trasporti anche nei confronti delle altre Regioni. La prima questione da affrontare è la definizione del Piano Regionale dei trasporti che è fermo al 1997 e le Giunte delle ultime due legislature non sono riuscite a modernizzarlo e approvarlo. Dentro questa prospettiva la CGIL ritiene fondamentale affrontare cinque questioni di fondo. La prima è relativa al sistema portuale calabrese, a partire dal Porto di Gioia Tauro dove occorre spendere concretamente le risorse dell’APQ ed ottenere l’istituzione della ZES per consentire la nascita di nuove attività industriali, la costruzione di un vero polo logistico, un intervento sulla rete ferroviaria per consentire e velocizzare il trasporto dei container, intervenire per eliminare il nodo ferroviario di Sapri e definire la scelta sul rigassificatore. La seconda priorità è rappresentata dal  trasporto pubblico locale: è dal 2010 che la CGIL calabrese propone la costituzione di un’unica azienda di trasporto regionale, anche con un confronto con Trenitalia, per tagliare costi impropri e non più sostenibili, evitare un uso distorto delle risorse pubbliche, garantire i livelli occupazionali e il diritto alla mobilità per i cittadini calabresi. Questa è una via obbligata, imboccata da anni da quasi tutte le regioni, le più accorte delle quali hanno messo in sicurezza il loro sistema di TPL. Del resto, la vicenda dell’Atam di Reggio Calabria, e lo stato delle aziende pubbliche calabresi , dovrebbe spingere senza alcun indugio in questa direzione. In questo quadro, occorre avviare un confronto con FS e Trenitalia per il trasporto regionale e modernizzare la ferrovia jonica. Il terzo ordine di problemi è rappresentato dal sistema aeroportuale della regione. Gli aeroporti di Reggio e Crotone sono stati inseriti per il rotto della cuffia nel Piano nazionale degli aeroporti e la loro permanenza dipende molto dalla loro solidità finanziaria e dal raggiungimento di alcuni parametri e criteri. Anche per questo, guardando con attenzione ad altre esperienze come quella toscana per esempio, pensiamo necessario sostenere il sistema aeroportuale calabrese attraverso una unica società di gestione, al di là di ogni campanilismo, con Lamezia scalo di interesse nazionale e internazionale e quelli di Crotone e Reggio  in grado di sostenere i propri obiettivi. La quarta priorità è rappresentata dalle politiche della mobilità nell’area dello Stretto ed, in questo quadro, un rapporto sinergico con le Istituzioni siciliane e messinesi, oltre che con le forze imprenditoriali e sociali delle due sponde, non solo nell’ottica della costituenda Città metropolitana, ma anche per la necessità di costruire con il mondo accademico una nuova idea di  sviluppo economico e sociale di questa naturale area vasta.  La quinta questione riguarda il ruolo di ANAS in Calabria, non solo la Salerno-Reggio Calabria, ma anche l’ammodernamento del sistema stradale a cominciare dalla 106. Queste idee, da sviluppare e approfondire, noi proporremo nel confronto con il nuovo assessore regionale ai trasporti sottolineando l’urgenza di procedere in questa direzione per dare alla Calabria la possibilità di avere un sistema della mobilità moderno, utile ai cittadini e ai lavoratori del settore.

Michele Gravano segretario generale CGIL Calabria

Nino Costantino segretario generale Filt-CGIL Calabria