Chi amministrerà il futuro di Taurianova? La città della "mafia" attende il nuovo sindaco
Il capitolo Romeo, almeno per quanto riguarda il suo secondo scioglimento per infiltrazione mafiosa, è archiviato, ed anche se lo stesso farà ricorso al Consiglio di Stato, oramai il tempo scorre, la vita va avanti ed a Taurianova si voterà tra poco più di due mesi. Occorre muoversi perché il tempo è breve e molti sono in frenesia di candidarsi a sindaco come quelle donne incinte già con le doglie (che ad alcuni durano da quattro anni adesso, infatti li rivedi quando speravi in una consapevole e salutare rassegnazione). Ognuno pronto a mettersi la fascia tricolore, un pennacchio in questa stagione è sempre comodo non si sa mai, vai a vedere il ruolo nella nuova “Città metropolitana”!
Già si delineano i primi nomi, ci sono dei segnali alcuni positivi, altri un po’ meno (purtroppo), però sembra che su una cosa è certa, le facce saranno sempre le stesse, chi davanti o chi nell’ombra, non ci sono novità. Seppur molti nell’ipocrisia e forse confidando nei vuoti di memoria dei cittadini sperano di rappresentare un nuovo che non nei fatti alla luce dei fatti non esiste. Un abito nuovo che copre un corpo vecchio. Tra i vari concorrenti non c’è un qualcosa e/o qualcuno da definirsi “nuovo”, magari c’è qualcosa di restaurato, rottamato, ma “nuovo” proprio no! Paradossalmente si parla ancora di Biasi candidato a sindaco (sic!). Pur nella consapevolezza che semmai, lo stesso, considerando che la notizia fosse vera, si dovesse candidare ed arrivare ad un eventuale ballottaggio, forse darebbe non pochi problemi ai suoi avversari.
Il Partito democratico fa sapere che intende costruire una compagine amministrativa in grado di “restituire dignità alla comunità (…), da troppo tempo sprovvista di un’amministrazione democraticamente eletta”. Quindi c’è un partito che condivide tutto quello che le relazioni e le sentenze hanno sancito sugli scioglimenti perché se prima mancava la cosiddetta “agibilità democratica”, poi nel secondo è mancata la democrazia del voto libero. Ciononostante il Pd sappiamo già che non si siederà o dialogherà con chi in un certo qual modo è stato coinvolto in quella relazione prima e nella sentenza dopo. Ossia i due contendenti alla fase del ballottaggio che in due avevano a loro carico, a detta dei giudici laziali, tre cosche della criminalità organizzata. Ci riferiamo al Pd perché è stato tra i pochi ad uscire allo scoperto e a porre alcune questioni ufficiali. Poi ci sono altri che non vogliono sedersi con chi ha causato lo sfacelo amministrativo di questa città, praticamente con nessuno se non qualcuno che mai ha avuto la possibilità o la capacità di avvicinarsi alla vita pubblica amministrativa. Gli unici in cui si può sedere per fare alleanze e che in qualche modo non hanno mai amministrato sono Michele Gullace ed il centrosinistra (?) che oramai è da diciotto anni di memoria Argiroffi che non amministra (anche se quella era solo Sinistra). C’è un outsider che tutti stanno sottovalutando ed una terza via (o volta) quella di Domenico Romeo che potrebbe ancora candidarsi. Certo, un paese pieno di avvocati e di giudici amministrativi sancisce che non è candidadbile perché tutti conoscono a memoria il TU degli EE.LL e figurati se Taurianova non conosce tutte le leggi, infatti dicono che non si può candidare (?). Al posto noi studieremmo di più la legge e le norme che regolano le cause ostative alla candidatura di Romeo!
Per il resto, sembra che quella relazione, quegli scioglimenti non interessano a nessuno se non a fare una campagna elettorale all’insegna di chi la spara più grossa per prima. E di chi è più antimafioso in questa città. Perché si sa, a Taurianova c’è la mafia! E che mafia….lo dicono tutti i giornali ed i giornalisti pure (ed è questo il problema).
(gl)