Chiude l’Hospice via delle stelle? Reggio Calabria, reparto di eccellenza per i malati oncologici e teminali
La notizia della possibile chiusura dell’Hospice “Via delle Stelle” non può che allarmare la cittadinanza. È l’ennesimo colpo inflitto alla sanità reggina, già allo stremo per responsabilità non certo imputabili alle persone affette da patologie, nè alle lavoratrici e ai lavoratori che, con grande professionalità ed abnegazione, svolgono ogni giorno il loro lavoro di assistenza e cura.
In questi anni il servizio offerto dall’Hospice si è rivelato un servizio d’eccellenza per i malati oncologici in fase terminale e per i loro familiari, in momenti estremamente difficili dell’esistenza umana. sostenendo un carico di cure, anche attraverso l’assistenza domiciliare, con estrema umanità oltre che professionalità.. Purtroppo, anche questa volta, a pagare saranno, come sempre, cittadine e cittadini, in condizioni di estrema vulnerabilità.
E’ un DIRITTO della cittadinanza avere una sanità pubblica che mantenga dei livelli di eccellenza e degli standard di alto livello, ma, troppo spesso, negli anni, non abbiamo assistito altro che a un servizio pubblico mediocre, molte volte inesistente o in altri casi ben più gravi (ricordiamo il caso “Mala Sanitas” con processi ancora aperti), dannoso per la nostra stessa salute.
L’Hospice, al contrario, è riuscito attraverso la professionalità, l’abnegazione e la competenza delle sue operatrici e operatori a sopperire, nel proprio campo, alle carenze di cui purtroppo la nostra sanità pubblica soffre, dimostrando di essere modello di eccellenza che, soprattutto in un momento in cui il nostro sistema sanitario è allo sfascio con un ASP di fatto in dissesto (anche se non ufficialmente ancora dichiarato) non possiamo permetterci di perdere.
Le cittadine ed i cittadini, soprattutto quelli senza alternative perché a basso reddito, hanno il DIRITTO ad un’assistenza adeguata e alla trasparenza nella gestione di un servizio sanitario sempre in balia tra incapacità manageriali e criminalità organizzata. Un servizio pubblico efficiente, lo stesso discorso vale, naturalmente, per i servizi in convenzione, non sarà mai possibile senza trasparenza, che al di là dell’attuale “caso Hospice” chiediamo, anzi pretendiamo a gran voce. Siamo stufe che a pagare sia sempre la cittadinanza, che, una volta per tutte, paghi chi i danni li produce.
Ognuno ne tragga le necessarie conclusioni.
Pertanto il movimento NUDM RC è pronto a sostenere tutte le iniziative che il personale dell’Hospice vorrà intraprendere e che possa essere a supporto della continuità di servizio e lavorativa di una struttura fondamentale per la dignità delle pazienti e dei pazienti e delle loro famiglie, nelle fasi più delicate della loro esistenza.