Ciambrone (Fli), Ci vuole un”Rinascimento di Catanzaro” il monito del leader di Fli alla classe imprenditoriale di catanzaro
redazione | Il 03, Mag 2011
Riscuote ampio successo l’intervento del candidato a sindaco tra gli industriali del capoluogo calabrese
Ciambrone (Fli), Ci vuole un”Rinascimento di Catanzaro” il monito del leader di Fli alla classe imprenditoriale di catanzaro
Riscuote ampio successo l’intervento del candidato a sindaco tra gli industriali del capoluogo calabrese
CATANZARO – Il Candidato Sindaco CIAMBRONE a Confindustria sprona la classe imprenditoriale per un “Rinascimento di Catanzaro”. Questo il REPORT del suo intervento: “”L’invito ricevuto dalla CONFINDUSTRIA al confronto sullo sviluppo economico e sociale della nostra Catanzaro mi ha fatto riflettere, molto anche perché di solito le associazioni di categoria tendono ad assumere un comportamento equidistante dalla politica. Questa occasione invece ci da la possibilità di aprire un dialogo con il mondo imprenditoriale catanzarese ancor prima di rivestire ruoli nel panorama politico locale. Nessuno può pensare a mio modesto avviso di avere la bacchetta magica e procedere da un giorno all’altro alla risoluzione dei numerosi problemi, in quanto il tutto deve fare i conti con la situazione oggettiva dell’Ente a mio avviso l’invito odierno può dare l’imput ad intavolare una serie di iniziative volte a migliorare l’aspetto sociale ed economico della nostra città. Voglio entrare subito nel vivo per mettere in evidenza come un rapporto di confronto e di sinergia con la Vostra associazione possa contribuire a migliorare anche i servizi che il comune fornisce, penso nello specifico alla società dei trasporti che attualmente è totalmente partecipata dal Comune e che non gode di buona salute. A tal proposito per come ho già dichiarato la mia idea sulle partecipate sarebbe quella di unificarle e di procedere contestualmente a fare entrare nella compagine sociale il mondo imprenditoriale catanzarese. E’ chiaro che l’intervento dell’imprenditore non è dettato da un semplice e puro sentimento campanilistico ma deve avere il suo tornaconto in termini di remunerazione del capitale investito ciò non significa procedere ad una forma di privatizzazione volta al conseguimento di utili sfrenati ma ad una forma equilibrata di remunerazione dando modo al mondo imprenditoriale di incidere sia sul miglioramento dei servizi della nostra città, e di percepire a fine anno il dividendo. Per poter raggiungere un obbiettivo del genere certamente deve entrare in gioco la politica con delle scelte che vadano nella direzione giusta affinché il tutto si possa realizzare. Una impostazione del genere certamente per ricaduta naturale creerebbe nuovi posti di lavoro. Un secondo punto che vorrei trattare è quello dell’edilizia residenziale Comunale, fermo restando che bisogna toccare con mano le condizioni economiche e finanziarie del Comune, sarebbe mia intenzione procedere alla costruzione di nuovi alloggi da concedere alle giovani coppie e/o famiglie che ancora oggi vivono in abitazioni non proprio adeguate. Questo per ridare anche ossigeno al settore edile che negli ultimi anni ha subito una fase di stallo, non è inutile ricordare che il settore edile è forse il principale motore di propulsione che da la possibilità a tanti altri settori di mettersi in moto penso all’impiantistica, all’arredamento, alle falegnamerie etc… Il terzo Punto che vorrei trattare è quello del PRG oggi PSC questo punto è sempre stato e continua ad essere il punto nevralgico di qualsiasi amministrazione la quale deve fare i conti sia con la comunità in generale sia con le aziende che operano nel settore delle costruzioni io penso che questo strumento debba essere trattato con un approccio totalmente diverso, partendo dalla consapevolezza di come si vuole dare espansione al territorio uno strumento del genere deve essere oggetto per forza di cose di un confronto con le aziende del settore poiché non deve restare nella discrezionalità della compagine amministrativa che deve sgombrare ogni dubbio su possibili inciuci e/o favoreggiamenti di sorta. Concludo dicendo che per quanto mi riguarda se dovessi diventare il Sindaco di Catanzaro sarei ben lieto di avere un costante ed approfondito confronto con il mondo della CONFINDUSTRIA Catanzarese.”
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