Ciambrone spiega il Codice antimafia
redazione | Il 30, Set 2011
“Come Fli abbiamo predisposto i lavori preparatori per l’introduzione, nel codice penale, dell’art. 416 quater (Associazione a delinquere dei colletti sporchi)”
Ciambrone spiega il Codice antimafia
“Come Fli abbiamo predisposto i lavori preparatori per l’introduzione, nel codice penale, dell’art. 416 quater (Associazione a delinquere dei colletti sporchi)”
Riceviamo e pubblichiamo:
Il Codice antimafia e’ stato pubblicato il 28 settembre nella Gazzetta Ufficiale n.226 e salvo specifiche deroghe entrera’ in vigore il 13 ottobre. Il Codice in commento ha introdotto importanti novità in due settori fondamentali della legislazione contro la criminalità organizzata: le misure di prevenzione e la documentazione antimafia.
Il “testo unico”, voluto dal Parlamento all’unanimità con l’approvazione delle deleghe recate dalla legge 136 del 2010 (il cd. Piano straordinario antimafia) è di buon livello, poiché finalmente l’operatore giudiziario e la dottrina si possono confrontare con una tavola di disposizioni organicamente ripartite e depurate di defatiganti ed incerti rinvii da un testo legislativo all’altro con un range temporale che andava, almeno, dalla legge 1423 del 1956 sino al decreto legge 187 del 2010.
Parimenti importante è la modifica che ha introdotto nel regime della cd. documentazione antimafia. Si tratta di questioni delicate che attengono all’efficace regolazione del mercato dei contratti pubblici. Resta il rammarico per la soppressione, all’esito dell’iter consultivo parlamentare, dell’originario Libro I che avrebbe dovuto ricomprendere le norme di diritto sostanziale e processuale che regolano il contrasto alle mafie. La materia e’ ancor oggi troppo volte esposta alle bizzarrie e stravaganze di taluno che profitta dell’assenza di una cornice univoca di riferimento per fare della lotta alla mafia un palcoscenico mediatico e non un’officina di buone prassi o un esercizio di trasparenza. Come Responsabile Giustizia Circolo FLI Calabria abbiamo, da tempo, predisposto i lavori preparatori per l’introduzione, nel codice penale, dell’art. 416 quater “Associazione a delinquere dei colletti sporchi”. Un buon Codice Antimafia deve dare spazio alla nuova figura criminosa che ha un intreccio di radici che non e’ facile da districare. Si puo’ fare di piu’ e meglio ma, almeno, un primo passo importante e’ stato compiuto.
Luigi CIAMBRONE (FLI)