di Giuseppe Campisi
Cinquefrondi – Con una ordinanza urgente emanata in serata, il
sindaco Michele Conia vieta l’utilizzo dell’acqua ai fini potabili sia
per l’incorporazione negli alimenti che come bevanda a seguito del
risultato delle analisi chimico-batteriologiche effettuate dall’Asp di
Reggio Calabria su campioni di acqua prelevata in uscita dai serbatoi
della Sorical che ne hanno rilevato la non conformità per via della
presenza di batteri. Una problematica che si ripete nel comune che fu di
Pasquale Creazzo, dopo l’emergenza poi rientrata dell’ottobre scorso, e
che di certo reca nuovi disagi per la cittadinanza. Il provvedimento
precauzionale e salvo a revoca, dovuto per cautelare la salute pubblica,
è una ulteriore attestazione di quanto sia alta l’attenzione sul tema
della potabilità delle acque posto dagli organismi competenti con lo
scopo di sollecitare alla gerente Sorical “con estrema urgenza – si
legge nell’ordinanza – a revisionare i serbatoi, la rete idrica e ad
effettuare la clorazione continua dei serbatoi”. Il sindaco Conia, da
sempre in prima linea sull’argomento, proprio sulla questione acqua si
era fortemente prodigato per rendere costantemente pubblici i dati sulle
rilevazioni sulla qualità e salubrità delle acque ad uso umano chiarendo
di volere notiziare, in tempo reale, i cittadini. Resta da capire quanto
realmente efficace sia, a questo punto, la funzione di Sorical circa la
gestione della rete e dei serbatoi sul territorio cinquefrondese oltre,
chiaramente, il gravame economico-finanziario ben adagiato sulle larghe
spalle dei contribuenti chiamati a pagare le bollette ed a cui, sulla
questione, i riflessi non possono far difetto.