di Giuseppe Campisi
Cinquefrondi – A poche ore dal termine del comizio di piazza del sindaco Conia sono arrivate le reazioni del gruppo consiliare Autonomamente guidato da Giuseppe Longo convitato non più di pietra, ma con mani e lingua abbastanza libere, ha voluto esprimere dissenso verso quanto affermato dal primo cittadino. «Il sindaco Conia – recita una nota al vetriolo – non avendo argomenti validi su cui fondare le sue verità per giustificare la farsa delle dimissioni ed il successivo rimpasto di giunta, ha deciso ancora una volta di offendere chi ha lavorato al suo fianco per tre anni con onestà e massimo impegno». In questa parafrasi si concentra il succo di quel malessere marzolino che ha definitivamente separato le strade (e dunque, i destini politici) di un pezzo di maggioranza e che neanche a distanza di tempo è riuscito a placare gli animi in contesa.
«Di giovedì si marcia per la pace e di domenica si va in piazza per avvelenare il clima politico attraverso volgarità, falsità e ingiustificato odio personale. Prima le persone sono state utilizzate per vincere, poi scaricate dopo averle spremute e infine persino offese in pubblica piazza per tentare di giustificare i propri errori e le proprie azioni che oggi vedono addirittura a casa la terza eletta dal popolo» una colpa – quella inerente l’esclusione in giunta (e quindi dal consiglio) di Romina Sorbara – chiaramente mai perdonata al sindaco. Ed ancora, «da oltre due mesi subiamo in silenzio quotidiani attacchi personali da parte del sindaco e di vari amministratori e componenti di Rinascita che vorrebbero trascinarci in un clima di odio che non ci appartiene per educazione e cultura» e tanto basta per restituire il grado di tensione a cui sono arrivati i rapporti formali. «La pura elencazione da parte del sindaco dei tanti lavori pubblici in corso e di prossimo avvio che interesseranno tutto il centro storico di Cinquefrondi quanto le periferie e l’ex casermetta in montagna, sono invece la chiara dimostrazione della bontà dei risultati prodotti da chi ha ricoperto il ruolo di assessore ai lavori pubblici fino a due mesi fa anche grazie alla sinergia con Regione e Città Metropolitana; come i risultati nel settore della pubblica istruzione e come gli incentivi alle nuove attività commerciali e l’avvio della nuova toponomastica sono frutto del lavoro delle ex assessore preposte. Invece di offenderci, bisognava ringraziarci».
Ma di ringraziamenti si sono sentiti solo quelli all’indirizzo della maggioranza né Longo, Valentino e Sorbara potevano aspettarsi diversamente visto il repentino logoramento della relazione politica sfociata in un plateale divorzio. La nota si conclude con l’invito al sindaco ed ai componenti di Rinascita a voler «abbassare i toni e a confrontarsi sulla politica senza arroganza e cattiveria, perché la logica che li sta animando rischia di essere molto pericolosa dal punto di vista politico ma soprattutto umano e sociale».