Cinquefrondi, beni confiscati annessi al patrimonio comunale Si tratta di tre terreni agricoli e di un piccolo fabbricato in centro storico
di Giuseppe Campisi
CINQUEFRONDI – Espletate le ultime formalità di rito
saranno presto annessi al patrimonio comunale indisponibile quattro beni
confiscati ricadenti nel territorio cittadino ed oggetto di decreto
definitivo da parte dell’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la
Destinazione dei Beni Sequestrati alla Criminalità Organizzata. Con la
delibera di Giunta n. 5 del 28/01/2016 si è infatti avviato l’iter
relativo alla manifestazione di interesse per l’acquisizione di terreni
e beni confiscati. Si tratta di tre terreni agricoli ulivetati e di un
fabbricato urbano oggetto di un sequestro preventivo del 2010 e poi
tramutato in confisca in via definitiva con decreto dell’ANBSC del
22/12/2015 al pregiudicato Giuseppe Foriglio. Sui terreni – di cui
peraltro si legge essere di scarsa potenzialità e vocazione economica –
insistono piccoli fabbricati rurali in rovina e piccoli manufatti in
cattivo stato di conservazione ed in qualche caso realizzati senza le
necessarie autorizzazioni, mentre il fabbricato urbano consiste in una
vetusta costruzione di circa 60 mq ubicata in centro storico. Anche se
si tratta di beni non immediatamente utilizzabili, che necessitano di
appositi interventi di ristrutturazione ed adeguamento quasi
difficilmente avviabili con i magri fondi comunali (tanto che si sta già
pensando di attingere ad appositi bandi o ad erogazioni messe a
disposizione dalla normativa vigente in materia), questo passaggio
racchiude e veicola un importante messaggio di legalità da parte
dell’amministrazione comunale: l’acquisizione e la restituzione alla
collettività di beni di provenienza mafiosa. E proprio a tal fine, per i
terreni agricoli e le strutture rurali concretamente e legittimamente
utilizzabili l’amministrazione si è determinata nell’avviare azioni di
gestione indiretta con specifica finalità sociale attraverso il
coinvolgimento e la collaborazione di associazioni o cooperative sociali
individuate secondo i criteri di legge mentre per il fabbricato urbano
sarà prevista una prima fase di ristrutturazione e riqualificazione con
contestuale mutamento di destinazione d’uso per il successivo impiego in
finalità sociali sempre con il criterio dell’affido a terzi.