Cinquefrondi, chiarimenti Conia su sportello Suap Il primo cittadino replica alla nota del Pd
Riceviamo e pubblichiamo
Sorprende, ma non troppo vista l’abitudinarietà dell’interlocutore, la nota con la quale il locale gruppo comunale PD, nella persona del capogruppo Galimi, esterna circa la gestione dello sportello SUAP in maniera associata per alcuni comuni del circondario ed avente il Comune di Melicucco quale capofila. Lo stesso, probabilmente perché tirato dalla giacca da qualche ignoto interessato e come un qualsiasi populista nostrano, collega l’asserita esosità del servizio per le pratiche relative alla gestione delle attività produttive con la sua gestione unitaria, rimarcando l’idea che il tutto si sarebbe potuto continuare a svolgere a Cinquefrondi e con risparmio per gli interessati: praticamente un falso derivante da quel populismo che a certe latitudini s’intende a parole sconfiggere nel mentre, in loco, sedotti si alimenta.
L’attuale amministrazione ha sempre creduto e praticato la condivisione dei servizi con altri enti al fine di migliorare l'”offerta” e di mitigare l’inevitabile aumento dei costi nella gestione dei servizi: anche rispetto a questo tema, quindi, il gruppo comunale del PD non centra l’obiettivo anzi, così come derivante dalla cronica assenza nel posto deputato alla discussione anche di tali questioni quale il consiglio comunale, va completamente distante dal bersaglio perché disinformato ed a corto di memoria. Infatti, ciò di cui si discute, è stato affrontato nel consiglio comunale del 16 febbraio u.s. ove a seguito della relazione motivante ogni scelta sull’argomento a cura dell’allora assessore al commercio G. Valentino, vedi delibera c.c. n.3/2018, il consiglio comunale ha approvato con due sole astensioni quanto oggi viene portato alla ribalta con un intervento colpevolmente tardivo e fuori luogo se avanzato da chi si è sottratto alla discussione che ha preceduto l’approvazione: veramente uno strano modo di esercitare la rappresentanza popolare.
In particolare, la gestione associata del servizio SUAP, alle condizioni date dalle risorse umane disponibili nel comune di Cinquefrondi, ha rappresentato una scelta inevitabile cui il comune, proprio al fine di limitare i costi per gli interessati, ha stabilito che le somme nascenti dalla gestione associata della SUAP saranno per il 30% in capo al bilancio comunale: altro che disinteresse e/o superficialità. Ad ogni modo, a dimostrazione della superficialità con la quale s’intende intervenire nell’opinione pubblica da parte del locale PD e dei suoi accoliti (veri o presunti), si porta alla luce che non sono così pochi gli interventi richiesti allo sportello relativamente al nostro territorio comunale tanto che, solo nel 2017, vi è stata la necessità di istruire circa 100 pratiche. Non ci resta, quindi, che rimanere in attesa di una valida alternativa alla confusione sollevata.