Cinquefrondi, chiude il Monte Paschi di Siena. La preoccupazione di Galimi (Pd) La sezione del Partito democratico ha promosso per oggi, un incontro di tutti i capo-gruppi consiliari, che insieme al sindaco elaboreranno un ordine del giorno da inviare alla direzione nazionale della banca, per fermare questa volontà di chiusura
Dal prossimo 21 novembre chiude i battenti la sede del Monte Paschi di Siena che sorge
sulla piazza principale del comune di Cinquefrondi. “Ancora una volta – afferma il segretario
della sezione del Partito Democratico cittadino, Michele Galimi – gli errori di gestione
di queste società finanziarie, si scaricano sulle spalle dei cittadini utenti. Ed
infatti, questa comunità della piana verrà privata di un servizio che conta oltre
novecento correntisti,ed un numero alto di utenti che quotidianamente facevano riferimento
a questo Istituto di credito. La preoccupazione – afferma ancora Galimi – dei cittadini
cinquefrondesi è dovuta al fatto che dopo la chiusura dello stesso sportello di
San Giorgio Morgeto, l’unica agenzia che rimarrebbe aperta,quella di Polistena, sarebe
fortemente intasata e darebbe vita ad interminabili file che farebbero perdere tempo
agli utenti. Gia nei mesi passati numerosi clienti della banca senese di Polistena, si
recavano presso la sede di Cinquefrondi, proprio per evitare le file che sono lo “spauracchio” specialmente delle persone anziane.
La sezione del Partito democratico ha promosso per oggi, un incontro di tutti i capo-gruppi consiliari, che insieme al sindaco elaboreranno un ordine del giorno da inviare alla direzione nazionale della banca, per fermare questa volontà di chiusura. In paese si respira già aria di rivolta, nel senso
che se dovesse permanere questo tipo di volontà, i correntisti sono già pronti a
disdire la convenzione e cambiare immediatamente banca. Va dato atto che in questo
periodo di riduzione drastica del personale,la disponibilità e la professionalità
della direttrice dello sportello cinquefrondese, ha permesso alla banca in questione
la crescita e il numero dei clienti, che oggi rischia di svanire”.