di Giuseppe Campisi

Cinquefrondi – Sono sempre i social il terreno di confronto nella disputa che si è aperta come una ferita tra i primi cittadini di Polistena e Cinquefrondi in merito alla vicenda apparentamenti per le
elezioni del consiglio per la Città Metropolitana. Ed è proprio quest’ultimo, nella veste di pompiere, che ha cercato di anestetizzare le polemiche gettando acqua sul fuoco dopo le ultime dichiarazioni al vetriolo del collega polistenese.

“Non mi appassionano le guerre tra comuni, non mi interessa aizzare i miei cittadini contro cittadini di altri comuni (avallando post che parlano espressamente di odio), non mi interessano le guerre politiche specialmente tra chi dovrebbe essere della stessa parte, non ho bisogno di dare spiegazioni ad alcuno e tanto meno mi intriga la gara del chi è più comunista o più di sinistra” ha chiuso la diatriba Michele Conia rispondendo a stretto giro.

Un Conia che, serrando le fila, ha dato la sensazione di voler evitare ulteriori frizioni dicendosi più interessato ai contenuti che alle offese ritenendosi impegnato a lavorare per la gente: “Non mi lascerò trascinare – ha replicato in una nota – in “guerre” e polemiche, voglio solo ringraziare i tanti compagni che da più parti mi stanno dimostrando vicinanza e stima, tutto il popolo di Cinquefrondi (anche chi non mi ha votato) che mi sta abbracciando e che si sente orgogliosamente rappresentato da un sindaco non succube” ha concluso, rivendicando a pieno tutta la sua autonomia politica ed istituzionale.