di Giuseppe Campisi

Cinquefrondi – Una legge a corpo unico, mono articolo e con ben 151 commi. E’ questa la norma n. 56 del 7/4/2014 meglio conosciuta come “Riforma Delrio” assai dibattuta nella tanto al momento della sua approvazione quanto nella sua successiva attuazione. Già figlia di una “impellenza” riformatrice, la norma venne concepita quando il ministro renziano titolare del dicastero degli Affari regionali di Enrico Letta e approvata – sotto forma di maxi-emendamento con la fiducia – dopo il l’ormai noto tormentone “stai sereno”. In sostanza si tratta della legge istitutiva delle città metropolitane, originariamente 11, con poi pure Messina, Reggio Calabria e Cagliari aggregatesi all’elenco degli enti di area vasta. E se è da un lato il Governo, con la riforma Delrio, ha ridotto di oltre un terzo i finanziamenti alle Province, dall’altro la lasciato in eredità a questi enti settori pesanti e di assoluto rilievo come la viabilità e l’edilizia scolastica, socialmente sensibili quanto notoriamente famelici di risorse pubbliche. Di questa legge (e dunque delle sue criticità) si parlerà in un dibattito a Cinquefrondi il prossimo venerdì 7 aprile alle ore 18,30 presso la mediateca comunale promosso dal movimento politico Idea Calabria che fa riferimento all’ex presidente della provincia Giuseppe Raffa che sarà – con Lamberti Castonuovo ed il docente universitario Michele Filippelli – tra i relatori. “Democrazia perduta o semplice disinformazione?” il titolo prescelto per avviare il confronto pubblico che sarà preceduto dagli interventi dell’ex consigliere provinciale ed ora vice sindaco della città Giuseppe Longo, dal giovane attivista e coordinatore dei giovani di Idea Calabria Leonardo Raso, dal coordinatore provinciale dello stesso movimento Pietro Borrello e dall’ex assessore provinciale Roy Biasi. L’incontro sarà moderato dalla coordinatrice Piana Bassa di Idea Calabria Maria Fedele.