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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 13 GENNAIO 2025

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Cinquefrondi, Longo: “Conia tradito impegni con cittadini” Nella replica dell'ex vice sindaco e capogruppo di AutonomaMente il sunto di un divorzio politico che pare non conoscere fine. Tra accuse di chiusure e dispetti, confutata la tesi del corteggiamento del Pd al sindaco. E dopo aver escluso ogni possibile candidatura per europee e regionali Longo punta dritto al palazzo comunale nel 2020 con una civica aperta

Cinquefrondi, Longo: “Conia tradito impegni con cittadini” Nella replica dell'ex vice sindaco e capogruppo di AutonomaMente il sunto di un divorzio politico che pare non conoscere fine. Tra accuse di chiusure e dispetti, confutata la tesi del corteggiamento del Pd al sindaco. E dopo aver escluso ogni possibile candidatura per europee e regionali Longo punta dritto al palazzo comunale nel 2020 con una civica aperta
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di Giuseppe Campisi

Cinquefrondi (RC) – «Conia tenta disperatamente di dare un senso politico alle sue finte dimissioni». E’ questa l’opinione del capogruppo di Autonomamente Giuseppe Longo nella replica al ragionamento del sindaco Conia in merito alle alte temperature che si registrano da qualche tempo in seno al civico consesso e che investe il rapporto tra maggioranza e opposizioni. Non ha dubbi Longo nel ribadire la linea dell’epurazione nei confronti di tre assessori non allineati, «non più funzionali al disegno politico del sindaco», intento a spianarsi la strada verso altre, seppur legittime, ambizioni politiche personali atteso «che Rinascita non esiste più». Ricostruendo le vicende che hanno portato lui ed il primo cittadino ad imboccare percorsi politici seppur nel solco della sinistra ma marcatamente differenti nell’azione, non ha nascosto l’amarezza per la defenestrazione forzata anche delle colleghe Sorbara e Valentino corree del mancato adeguamento ai desiderata del sindaco. Ecco che l’amministrazione della città sarebbe stata per Conia nient’altro che il trampolino di lancio verso altre vette politiche da raggiungere ad ogni costo rimuovendo ogni ostacolo.

«L’unico veto posto da noi, in tre anni, è stato il diniego a dare la cittadinanza onoraria ad Öcalan…» ricorda Longo che nel mea culpa fa leva sulla sua coscienza parlando di spirito di maggioranza, ingenuità e buona fede mentre si riferisce alla tanto contestata modifica dello statuto comunale comunque avallata anche dai tre di AutonomaMente. «Dalla vicenda dimissioni in avanti da Rinascita abbiamo ricevuto solo cattiverie ed atteggiamenti di totale chiusura» prosegue Longo nonostante la manifesta disponibilità a sostenere (esternamente) la maggioranza mai seguita ad atti conseguenti (leggasi convocazioni, riunioni, incontri, nda) sfociata, da ultimo, nell’elezione forzata della nuova presidente del Consiglio Comunale. E se nonostante tutto, si sarebbe ancora disponili – se richiesto – a dare sostegno al programma di Rinascita, la mancata partecipazione ai consigli comunali sarebbe frutto di una situazione d’impraticabilità politica e personale logorata – «lo dicono i fatti», riflette – dalle continue chiusure contro AutonomaMente e comunque indipendente dalle scelte in consiglio di Upp e Pd.

«Gli impegni presi da Rinascita con la maggioranza ed i cittadini non li ho traditi certamente io» è la sua stoccata, sottolineando l’accodamento di quasi tutti i componenti della maggioranza alle scelte partitiche ondivaghe del sindaco (da SI a Leu, al Sud Che Sogna, nda) «persino di chi, all’interno di quella maggioranza, si è sempre professato uomo di destra…». Per semplificare, il sindaco avrebbe «deciso di portare con sé i consiglieri funzionali al suo progetto politico, anche extra comunale, e di scaricare gli altri». E se la metafora della nave e dei marinai Longo l’ha definita una “barzelletta”, la vera missione che il suo gruppo si è data è quella di portare a termine la presente consiliatura, magari con lo sguardo puntato alle amministrative del 2020 – verso cui nessuna preclusione è posta, dice – da approfondire semmai «con una lista civica aperta a tutti coloro che intenderanno dare una mano» soprattutto mettendo al bando il pensiero unico e spazzando via gli spettri di conflitti d’interessi politici inesistenti. «Mi sono candidato per consentire ad un amico di realizzare il sogno di diventare sindaco» afferma candidamente Longo riferendosi alla presenza in lista con Rinascita alle elezioni del 2015 rivendicando ampiamente, nel contempo, il fruttuoso lavoro svolto da assessore ai LL.PP. «di cui ora si raccolgono i frutti» nel quasi triennio di carica quale «riconoscimento politico» rispetto alla sensibilità della Città Metropolitana e Regione a trazione democratica.

«A me non risulta nessun corteggiamento del Pd a Conia ed al Sud Che Sogna» ribadisce Longo in chiusura, parlando del presunto interessamento dei maggiorenti del suo partito all’indirizzo del movimento di cui Conia è il portavoce regionale in vista delle elezioni europee e regionali previste entrambe per quest’anno «anche se ognuno costruisce i rapporti che pensa di essere in grado di costruire, come una sorta di ciambella di salvataggio…» escludendo per sé ogni tipo di candidatura sia europea che regionale perché «io non sono malato di candidite» ma anche perché – è la chiosa – «se ci sarà un obiettivo sarà solo quello del 2020» suggellando ai più ostinati dell’amarcord la conferma di come le strade, e con esse i destini politici dei due, si siano definitivamente divise.