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Cinquefrondi, presentata proposta di legge su autismo

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Si è tenuto a Cinquefrondi nella mediateca comunale, organizzato
dal PD zonale in collaborazione con l’ADDA (Associazione per la difesa dei diversamente
abili), il convegno di presentazione della proposta di legge regionale sull’autismo,
a firma dell’onorevole Michele Mirabelli, deputato regionale dello stesso partito
nonché presidente della terza commissione – affari sociali – del Consiglio Regionale. Nel
presentare l’iniziativa Michele Galimi, responsabile del PD della Piana e consigliere
comunale di minoranza del Comune di Cinquefrondi, ha ringraziato il presidente dell’
ADDA Vito Crea e gli altri intervenuti per l’opportunità offerta, sottolineando
come sul fronte della disabilità sia imprescindibile un cambio di mentalità che
si concretizzi nel passaggio dalla logica dell’assistenza a quella dell’inclusione.
Subito dopo Galimi, il presidente dell’ADDA Vito Crea ha brevemente riassunto le
vicende del concepimento dell’idea di una proposta di legge -destinata a recare
concretamente aiuto agli affetti da questa patologia e alle loro famiglie- e della
sua tempestiva ricezione sia da parte di Seby Romeo, capogruppo del PD al consiglio
regionale, sia di Michele Mirabelli dopo l’audizione dell’ADDA nella commissione
da lui presieduta, nello scorso mese di aprile. Vito Crea, sulla scorta della propria
personale esperienza di genitore di una bambina autistica, non ha lesinato le espressioni
polemiche nei confronti dell’insipienza di non pochi operatori della scuola, soprattutto
dirigenti ed insegnanti di sostegno, suscitando un polemico contraddittorio di alcune
operatrici scolastiche presenti in sala. Si è quindi soffermato sulle problematiche
derivanti dalla crescente incidenza delle patologie dello spettro autistico e sulla
svolta che ci si aspetta dalla trasformazione in legge della proposta, che non sarà
indolore per il vasto coacervo di interessi che ruota intorno ai bambini autistici
e alle loro famiglie.E’ stata quindi la volta dell’assessore regionale Federica
Roccisano, che ha messo l’accento sulle problematiche dell’inclusione e sulle
difficoltà degli operatori scolastici, le cui carenze sono spesso imputabili ad
un contesto che li lascia soli a svolgere un ruolo improprio di assistenza, mentre
l’obiettivo della legge in discussione è l’inclusione nella scuola come grado
preparatorio all’inserimento nel mondo del lavoro, quali persone in grado di portare
alla società il loro contributo. La politica secondo la giovane componente dell’esecutivo
regionale non ha che un compito, la soluzione dei problemi della gente nel quadro
di un disegno strategico, di un progetto di società alla cui realizzazione chi fa
politica deve sentirsi vocato.Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente della
Commissione affari sociali Michele Mirabelli, firmatario della proposta di legge,
che ha evidenziato il drammatico quadro della sanità regionale ereditato dalle amministrazioni
precedenti e di come ci si stia adoperando per liquidare l’approccio della vecchia
politica destinando le risorse ad iniziative di cambiamento in grado di venire incontro
ai reali problemi e ai reali bisogni dei cittadini. Quanto alla proposta di legge
regionale, essa ricalca le linee della legge nazionale di recente licenziata dal
Parlamento.Infine Seby Romeo, invitato da Michele Galimi a tracciare lo stato dell’arte
dell’attuale situazione politica regionale, ha messo a fuoco l’impegno contro
le lobby dell’attuale compagine alla guida della Regione Calabria, di cui è un
esempio la vicenda degli affitti, emblematica di una situazione di tacite connivenze
che per anni ha rappresentato la palla al piede della Calabria.