Cinquefrondi, rideterminate tariffe della mensa scolastica Dal prossimo anno 5 fasce rapportate all'Isee. Mensa gratis per chi non ha reddito. Il sindaco Conia: "Una scelta senza precedenti"
di Giuseppe Campisi
Cinquefrondi – Dal prossimo anno le tariffe per il servizio della mensa scolastica saranno divise in cinque fasce. Partendo dal reddito ISEE della famiglia, ciascun utente avrà una collocazione reddituale equivalente alla tariffa corrispondente per usufruire del servizio per un costo variabile da un minimo di zero, ad un massimo di 2 euro. Una
novità che si affaccerà nell’anno scolastico 2016-2017, fortemente voluta dall’amministrazione comunale e dall’assessore delegato, Giuseppe Longo. Il meccanismo studiato è piuttosto semplice: si parte dalla prima fascia composta da famiglie con ISEE zero a cui sarà garantito il servizio senza pagare alcuna retta. Quindi quelle con ISEE compreso tra 0,1 ed EUR 4.000 – corrispondente alla seconda fascia – a cui il servizio costerà 1,30 euro a pasto per passare da un ISEE di euro 4000,01 ad uno di EUR 8.000 – terza fascia – a cui il buono pasto corrisponderà al costo di EUR 1,60. Alla quarta fascia, quella con ISEE dal valore compreso tra 8.000,01 e fino ad EUR 12.000 il servizio costerà giornalmente EUR 1,80 per chiudere con le famiglie con ISEE superiore ad EUR 12.000,01 a cui il buono costerà 2 EUR specificando anche che “peri soli utenti appartenenti alle ultime tre fasce, e nel cui nucleo vi siano tre figli che usufruiscono del servizio mensa, l’importo da corrispondere sarà quello ricadente nella fascia immediatamente precedente”. Utilizzato quindi un criterio progressivo che terrà conto delle condizioni economiche generali del nucleo familiare di appartenenza imperniato sull’ISEE, l’attestato che permette alle persone di usufruire non solo di prestazioni sociali, ma anche godere dei servizi di utilità pubblica, a condizioni agevolate. “Con una scelta coraggiosa, in un periodo di grande difficoltà per i comuni – ha riferito il primo cittadino Michele Conia – abbiamo deliberato le tariffe per la mensa scolastica, abbiamo deciso di distinguerle in fasce per andare incontro alle famiglie in difficoltà socio-economica e, con una scelta senza precedenti, abbiamo deciso di fare mangiare gratuitamente i bambini delle famiglie con reddito zero e previste ulteriori riduzioni per famiglie con più bambini che usufruiscono del servizio mensa”. Tariffe, quindi, popolari e distinte per scaglioni di reddito complessivo che certamente agevoleranno le famiglie dei cittadini che, in tempi di crisi, se la passano peggio e che andranno a coprire un servizio offerto agli alunni delle scuole dell’infanzia fino alle elementari. Un’altra misura “di sinistra” dell’amministrazione Conia che negli ultimi provvedimenti aveva già stabilito di elargire incentivi per le aperture in centro storico, la possibilità di massima rateizzazione dei tributi comunali nonché la riduzione del costo del servizio di raccolta dei rifiuti urbani del 10% e l’abbattimento del costo del servizio idrico del 20%.