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Cinquefrondi, stretta di Conia sul gioco d’azzardo

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di Giuseppe Campisi

Cinquefrondi – Una scelta etica per salvaguardare, in primis, le famiglie dallo spettro della ludopatia. Con questo intento il sindaco Conia ha voluto meglio regolamentare gli orari di utilizzo degli strumenti concernenti il gioco d’azzardo autorizzato sul territorio comunale attraverso una ordinanza che ne ha ristretto le fasce.

E questo perché negli ultimi tempi vi è stato un proliferare di sale da gioco e scommesse che, anche grazie alle macchinette mangiasoldi, sono divenute un problema sempre più evidente specie per quella fetta di popolazione più debole ma speranzosa che il riscatto sociale spera di poterlo ottenere con slot e simili. E le stime, seppur per difetto, parlano chiaro: in Italia ci sarebbero circa 30 milioni di giocatori d’azzardo e ben 1 milione di malati ludopatici con una stretta connessione tra il gioco e la continua espansione ed offerta, anche per via telematica, degli strumenti per accedervi.

Dunque Conia ha cercato riparo nell’unica possibilità concessa dalla legge: la riformulazione degli orari per limitare l’uso degli apparecchi e congegni automatici, semiautomatici, elettronici e cartacei relativi al gioco d’azzardo lecito. “Tale attività – ha riferito appunto il sindaco – crescente sempre più nella nostra cittadina, colpisce spesso le fasce più deboli della popolazione e addirittura gli adolescenti. Si tratta di una scelta forte, ma tesa a salvaguardare la salute e gli equilibri delle persone e delle famiglie”. L’ordinanza non si limita solo ad assicurare gli orari d’utilizzo degli apparecchi sul territorio comunale ma prevede anche sanzioni amministrative pecuniarie per i contravventori da un minimo di 50 ad un massimo di 500 euro.