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TAURIANOVA (RC), SABATO 23 NOVEMBRE 2024

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Città Metropolitana diventa ente gestore delle Zsc Le Zone Speciali di Conservazione rappresentano il principale strumento dell’Unione europea per la protezione della biodiversità

Città Metropolitana diventa ente gestore delle Zsc Le Zone Speciali di Conservazione rappresentano il principale strumento dell’Unione europea per la protezione della biodiversità
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La Regione Calabria, con delibera di GR n.448 del 29 settembre 2017, ha individuato la Città Metropolitana di Reggio Calabria quale Ente Gestore delle 33 ZSC, tra cui Saline Joniche, che ricadono nei confini amministrativi del territorio metropolitano. L’importante attribuzione di competenze, con le auspicabili positive ricadute dal punto di vista ecologico ed economico, è stata ottenuta grazie all’impegno profuso dal Consigliere Metropolitano Delegato all’Ambiente Antonino Nocera che, seguendo gli indirizzi forniti dal Sindaco Giuseppe Falcomatà, ha avviato un concreto e proficuo confronto con l’Assessore all’Ambiente della Regione Calabria Antonietta Rizzo.

Le ZSC, previste in attuazione della Direttiva 92/43/CEE “Habitat”, principale strumento dell’Unione europea per la protezione della biodiversità, riconoscono il valore di tutte quelle aree nelle quali la secolare presenza dell’uomo e delle sue attività ha permesso il mantenimento di un equilibrio tra attività antropiche e natura.

L’individuazione della Città Metropolitana quale soggetto gestore delle ZSC, costituisce il primo importante passaggio per la realizzazione della Rete Ecologica della Città Metropolitana, già delineata nel Piano Territoriale di Coordinamento, per il conseguimento dei seguenti fondamentali obiettivi:
• la conservazione delle risorse naturali per l’accrescimento della biodiversità a livello territoriale;
• il miglioramento della qualità del patrimonio naturalistico e culturale, con il contrasto al degrado ed all’abbandono, accrescendo l’integrazione con le comunità locali in un’ottica di manutenzione, tutela, sviluppo;
• l’incremento ed il sostegno delle attività connesse alla fruizione e alla valorizzazione del patrimonio naturalistico e culturale come fattore di mobilitazione e stimolo allo sviluppo locale;
• il recupero degli ambiti compromessi a seguito di usi impropri e conflittuali;
• il miglioramento dell’offerta di beni e servizi finalizzati alla qualità ambientale e alla corretta fruizione ambientale delle risorse in un’ottica di promozione dello sviluppo.

“E’ importante sottolineare – afferma il Delegato Nocera – che le aree ZSC non sono riserve rigidamente protette dove le attività umane sono escluse; la Direttiva Habitat intende garantire la protezione della natura tenendo anche ‘conto delle esigenze economiche, sociali e culturali, nonché delle particolarità regionali e locali’ (Art. 2). Anche i privati, proprietari dei siti, dovranno assicurare una gestione sostenibile dal punto di vista ecologico ed economico”.

“Difesa del patrimonio naturalistico, tutela delle risorse naturali, recupero di aree compromesse rappresentano degli obiettivi importantissimi che intendiamo perseguire e preservare – spiega il Sindaco Falcomatà –. Credo fortemente nel recupero di un’etica ambientale che deve necessariamente interessare tutto il territorio metropolitano. Oggi, grazie alla Zsc, abbiamo gli strumenti per conseguire importanti obiettivi, in primis, quello della Rete Ecologica della Città Metropolitana che porterà alla nascita di un vero e proprio sistema interconnesso di aree naturali di cui il nostro territorio ha fortemente bisogno”.