Cittanova, allo scientifico aula intitolata a Falcone e Borsellino Il Procuratore della Repubblica di Palmi Ottavio Sferlazza interviene all'evento. Presente don Pino Demasi GUARDA IL SERVIZIO
CITTANOVA – L’aula magna del liceo scientifico “Michele Guerrisi” intitolata agli eroi Paolo Borsellino e Giovanni Falcone, i due magistrati siciliani trucidati dalla mafia 25 anni fa a Palermo. E per l’inaugurazione è arrivato un ospite d’eccezione, il Procuratore della Repubblica di Palmi Ottavio Sferlazza, siciliano anche lui, precisamente di Agrigento, che commosso, e non l’ha nascosto agli studenti, ha ricordato di essere stato allievo di Paolo Borsellino quando giovane uditore giudiziario finì sotto la sua guida, «all’epoca si veniva affiancati ai magistrati con più esperienza».
A presenziare all’evento anche don Pino De Masi, referente di “Libera” per la Piana e il sindaco di Cittanova Francesco Cosentino. Ad allietare gli ospiti gli intermezzi musicali dell’orchestra di giovani studenti della professoressa Cettina Nicolosi. A fare gli onori di casa la preside dell’istituto Angela Maria Colella che si è detta onorata di avere il Procuratore capo di Palmi, don Pino e il sindaco ospiti per la cerimonia inaugurale.
Il referente di “Libera” ha ricordato la figura di Ciccio Vinci, lo studente cittanovese diciottenne del liceo “Guerrisi”, rammentato poco prima dal primo cittadino Cosentino, vittima di ’ndrangheta, ucciso per sbaglio da una delle cosche locali. «Appartengo a quella generazione di Ciccio Vinci – afferma il referente di “Libera” – per cui entrare nel liceo dove ha studiato è sempre un’emozione. Francesco – dice il sacerdote – ha detto una frase che è diventata un programma di vita: “La mafia è una ragnatela che ci opprime”. E voi capite che questo mi riempie di commozione ma anche di volontà, di passione e d’impegno». Don De Masi ha infine elogiato il valore di avere una sala dedicata ai due magistrati siciliani martiri nel liceo scientifico di Cittanova.
A dominare nell’aula magna, da poco inaugurata, dedicata ai due eroi, è infatti un affresco prospettico dipinto dagli studenti dello scientifico. Sferlazza, prendendo la parola, ha fatto un discorso diretto, senza fronzoli e retorica agli studenti parlando di «baluardo di legalità» delle le scuole.
«Vengo sempre con piacere a confrontarmi nelle scuole perché ritengo che sia il luogo più adatto per poter discutere di legalità, di onestà, rettitudine morale e di esempi da seguire. Dico ai ragazzi di essere sempre intransigenti rispetto a questi valori». Una vita, quella di Sferlazza, segnata da tanti lutti di colleghi e servitori delle istituzioni dello Stato. «La mia carriera – ricorda – è iniziata in Sicilia, sono in Calabria solo dal 2009, ho lavorato più di trent’anni nell’isola ed è stata una vita professionale costellata di lutti».
Il procuratore, nel commemorare i tanti uomini dello Stato assassinati da cosa nostra – dal sostituto procuratore di Trapani Giangiacomo Ciaccio Montalto, al dirigente della squadra mobile Ninni Cassarà, al “giudice ragazzino” Rosario Livatino, conosciuti ai tempi di quando era magistrato nella città siciliana – sottolinea che la legalità parte dal rispetto delle piccole regole e «la scuola deve fare tanto come lo sta facendo».
«A volte i buoni insegnanti – rileva – fanno di più delle forze dell’ordine e di noi magistrati». E aggiunge: «La memoria, il ricordo, di due uomini di valore, due eroi civili come Borsellino e Falcone, che hanno sacrificato tutto per lo Stato è un esempio importante per voi studenti che vi affacciate al mondo. Solo la cultura, la conoscenza vi potrà rendere liberi». E citando lo scrittore calabrese Corrado Alvaro, «la disperazione più grande di cui si possa impadronire una comunità è il credere che vivere onestamente è inutile», il procuratore di Palmi conferma che non è così, «ricordatevi – sostiene – che vivere onestamente non è mai inutile e soprattutto bisogna resistere alla tentazione di girarsi dall’altra parte quando qualcosa non va».