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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 16 DICEMBRE 2024

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Cittanova, arrestati i rampolli della cosca Facchineri Devono scontare la pena definitiva per aver curato la latitanza dei boss Ferraro Giuseppe e Crea Giuseppe

Cittanova, arrestati i rampolli della cosca Facchineri Devono scontare la pena definitiva per aver curato la latitanza dei boss Ferraro Giuseppe e Crea Giuseppe

Altro duro colpo alla cosca “Facchineri” di Cittanova: dopo l’arresto di due latitanti, Giuseppe Facchineri nel 2017 e Girolamo Facchineri nel 2018 (quest’ultimo  individuato in un casolare nascosto nella fitta vegetazione dell’Aspromonte) e l’operazione “Altanum” del 2019 – a seguito della quale, nei giorni scorsi, la Procura di Reggio Calabria ha chiesto altissime pene, tra cui l’ergastolo per Giuseppe Facchinieri,  oggi altri due esponenti della famiglia vengono condotti in carcere dai Carabinieri della Compagnia di Taurianova.

Si tratta di Luigi Facchineri cl. 1994 e Domenico Facchineri cl. 1992, figli dell’ex latitante Girolamo Facchineri, anche lui già ristretto in carcere, ai quali i Carabinieri della Compagnia di Taurianova hanno notificato l’ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dal Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Reggio Calabria, in quanto definitivamente condannati per i reati di favoreggiamento personale e procurata in osservanza di pena, aggravati dalle finalità mafiose, e commessi fino al 2016 in favore di Giuseppe Crea cl. 1978 e Giuseppe Ferraro cl. 1968, allora capi e organizzatori delle temute cosche di ‘ndrangheta Crea e Ferraro-Mazzagati, oggi detenuti.

Secondo l’ipotesi accusatoria della Procura di Reggio Calabria, avallata dalla Procura Generale, e confermata in via definitiva in tutti e tre gradi di giudizio, i due giovani Facchineri, fino al 2016, si erano prodigati per fornire appoggio logistico alla latitanza dei due importi e anziani capi della ‘ndrangheta.

Una pluriennale latitanza finita solo nel gennaio 2016, quando i due temuti boss vennero catturati in un bunker nell’entroterra di Maropati, e resa possibile dall’appoggio fornito da altre famiglie di ‘ndrangheta, tra cui i Facchineri.

Domenico e Luigi Facchineri sono stati quindi condotti al carcere di Reggio Calabria dai Carabinieri reggini dove sconteranno la pena residua di 3 anni e 6 mesi.