Cittanova, Nino Cento ha revocato la costituzione di parte civile al processo “Alchemia” Dichiarazione forte contro una parte dello Stato del testimone di giustizia (mai riconosciuto), "Mi hanno abbandonato, dopo aver fatto il mio dovere di cittadino contro chi mi ha chiesto la mazzetta"
Colpo di scena al processo presso la Corte d’Appello di Reggio Calabria, l’ex testimone di giustizia Nino Cento ritira la costituzione di parte civile al processo “Alchemia”. Le dichiarazioni di Cento sono state forti contro una parte dello Stato, “sono stato abbandonato dalla procura di Reggio Calabria e Palmi. Hanno cercato in tutti modi di delegittimarmi, dall’avviso orale alla richiesta della sorveglianza speciale, per fortuna ci sono stati magistrati che hanno fatto il loro dovere e mi hanno assolto”. Continua l’ex imprenditore antimafia, “in questi anni ho messo la mia faccia nel denunciare i miei estortori senza guardare in faccia nessuno, nel rispetto della verità e dell’onestà. Ho subito angherie a tutti livelli, mai nessuno ha raccolto il mio grido di dolore, anzi sono stato massacrato dall’ex procuratore aggiunto di Reggio Calabria, la stessa Prefettura interpellata a più richieste ha fatto orecchie da mercante. Sono stato lasciato da solo, io non mi faccio utilizzare da nessuno, voglio vivere la mia vita in serenità con la mia famiglia.
La stessa vicenda delle carte “contraffatte”, per distruggere la cooperativa “Zomaro Resort” erano a conoscenza tutti gli apparati della polizia giudiziaria, anziché accertare la verità sono stato trattato come un criminale. Lo Stato non merita la mia fiducia”.